L’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno ospita dal 28 febbraio all’1 aprile la mostra «La memoria degli oggetti».
All’alba del 3 ottobre 2013, un vecchio peschereccio con oltre 500 persone a bordo naufraga a ridosso dell’isola di Lampedusa. Vengono recuperati 368 corpi di persone di nazionalità eritrea. È un evento che cambia la percezione dei naufragi e che scatena reazioni a livello politico, mediatico e sociale.
Da quella tragedia, negli ultimi dieci anni si contano oltre 31 mila persone morte nel Mediterraneo con la speranza di raggiungere l’Europa. Gli arrivi via mare fanno parte del nostro immaginario delle migrazioni. Eppure l’opinione pubblica sembra essersi assuefatta ai naufragi e alle morti in mare.
La mostra all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, la cui storia prende avvio proprio da un naufragio, ospita la mostra dopo il primo allestimento del Memoriale della Shoah di Milano, grazie alla collaborazione di Provincia di Varese, Archeologistica e Fraternità francescana di Betania.
La mostra raccoglie e presenta gli oggetti appartenuti alle persone migranti decedute nel naufragio del 3 ottobre 2023, le fotografie di Karim El Maktafi e i video di Valerio Cataldi. Il progetto è sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Leggiuno: all’Eremo memorie di naufraghi
Reno
Organizzatore: Eremo di Santa Caterina del Sasso
luogo: Eremo di Santa Caterina del Sasso
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Al via dal 22 febbraio presso l'Università Cattolica del sacro Cuore di Milano, la nuova edizione de «La parrocchia comunica», percorso di formazione e aggiornamento [...]
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Sabato 15 marzo e sabato 17 maggio, presso il Salone della Curia Arcivescovile (Piazza Fontana 2 – Milano), dalle ore 9.30 alle ore 12.15 si [...]
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