
In occasione delle Giornate di Primavera del Fai, sabato 22 marzo sarà possibile visitare il palazzo Arcivescovile di Milano con una visita guidata, a cura degli studenti del Liceo Classico Berchet della durata di 45 minuti. Non è necessaria la prenotazione.
Orari Sabato: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Il palazzo Arcivescovile posto alle spalle del Duomo con affaccio su Piazza Fontana, è oggi sede degli uffici amministrativi della Arcidiocesi di Milano, l’unica al mondo ad avere più di mille Parrocchie. E’ sede degli Arcivescovi di Milano dall’epoca di Giovanni I Visconti (1339-1354) e conserva all’interno opere di Sassu, Parma, Messina, oltre a noti seicentisti, quali Morazzone e il Cerano.
Il palazzo ha conservato poche tracce dell’impianto voluto da Giovanni Visconti, inglobate nelle differenti trasformazioni, tra cui la maggiore è sicuramente quella ascrivibile al secondo Settecento. Poche sono invece le trasformazioni del secondo dopo guerra, necessarie dopo i danni subiti a seguito dei bombardamenti dell’agosto 1943. Da sempre gli arcivescovi hanno abitato nel Palazzo compreso il Cardinale Schuster, che durante la II guerra mondiale dormiva su una poltrona sotto un arco in muratura, pur di non abbandonare i cittadini che non poterono sfollare nelle campagne.
Il grande scalone in pietra, asse verticale della parte antica, collega il cortile con la parte della residenza posta nel Palazzo dei Canonici della chiesa cattedrale. Dal pianerottolo, si gode una vista sul prezioso e nascosto cortile dei Canonici, segnato dalle due altissime vere da pozzo, sulla cui sommità sono ancora i ferri delle carrucole per calare i secchi, e dalle statue monumentali di Mosè e Aronne, inizialmente destinate ad ornare il Duomo. La Quadreria del Palazzo dell’Arcivescovado di Milano, fu costituita a partire dal secolo XVII e poi arricchita da lasciti e donazioni. In queste sale, nella storia più recente, sono passati Mussolini nel tentativo del Cardinale Schuster di convincerlo ad una resa, e anonimi brigatisti quando consegnarono al Cardinale Martini le borse con le armi in segno di abbandono della lotta armata. Luoghi che, nel silenzio delle spesse mura, possono essere eco della costruzione della storia della società italiana, che ha sempre guardato a Milano quale centro di riferimento.
Cosa si visiterà?
In questa nuova apertura del Palazzo sarà possibile accedere all’appartamento privato dell’Arcivescovo, in cui potrete ammirare un’esposizione di paramenti sacri. La visita prevede inoltre la visita del cortile della Curia con le grandi statue in pietra di Ambrogio e Carlo; lo scalone in pietra sopravvissuto ai bombardamenti del 1943; la Sala del trono, antico luogo per le udienze pubbliche degli Arcivescovi, in cui oggi sono collocate quattro importanti statue in Candoglia raffiguranti santi. Dalle sale del primo piano si accederà alla cappella arcivescovile, interamente decorata all’inizio del 900; la Galleria, ala del loggiato del cortile dei Canonici, chiuso dal Cardinale Monti nel secolo XVII, per esporre la propria raccolta di opere d’arte; la grande cappella interna affrescata in stile rinascimentale nel primo novecento.