
Migliorare le competenze finanziarie dei cittadini provenienti dai Paesi Terzi: è questo, il sintesi, lo scopo di PAF! (Programma di Alfabetizzazione finanziaria), il progetto che si svilupperà attraverso una serie di azioni interconnesse, attivo in quattro regioni: Lombardia, Lazio, Sicilia e Campania che vede come ente capofila il Consorzio La Rada in partenariato con CoNNGI, ISMU, Associazione Franco Verga e CIR.
In questo ambito è fondamentale garantire un equo accesso ai servizi finanziari, da cui molto spesso i cittadini provenienti dai Paesi Terzi sono esclusi, nonostante la presenza di alcune buone pratiche territoriali. Cofinanziato dall’Unione europea, promosso dal Ministero dell’Interno nell’ambito del FAMI (Fondo asilo immigrazione e integrazione) 2024-2027, il progetto si propone di rimuovere tutti quegli ostacoli che rendono difficile la piena integrazione dei lavoratori migranti all’interno delle comunità, nonostante contribuiscano con il loro lavoro al Pil nazionale per l’8,8 per cento del totale, con picchi del 16,4 per cento per quanto attiene al settore dell’agricoltura e del 15,1 per cento in quello delle costruzioni (rapporto della Fondazione Leone Moressa ottobre 2024).
Le difficoltà linguistiche, le limitazioni dovute alla condizione giuridica di queste persone e, spesso, una totale mancanza di conoscenza di quelli che possono essere gli strumenti più idonei per risolvere un problema, sono stati gli spunti di riflessione e di approfondimento che hanno portato alla necessità della creazione di una rete che si propone l’obiettivo di agevolare l’accesso finanziario e di garantire quindi un futuro umano, sociale e professionale migliore, oltre che una integrazione reale.
Come infatti sottolineato dall’OCSE (2020), barriere burocratiche e linguistiche ostacolano la fruizione di tali servizi, rendendo urgente un intervento mirato. Le analisi di Marconi e Guida (Banca d’Italia 2021) confermano che un corretto utilizzo dei servizi finanziari è una leva fondamentale per attenuare le diseguaglianze e promuovere una crescita più equa e partecipata. In tale ottica, il Terzo Settore può rivestire un ruolo di catalizzatore, favorendo l’incontro tra istituzioni, operatori finanziari e comunità migranti, e trasformando gli intenti programmatici in iniziative concrete.
Quali sono le azioni attraverso cui PAF! si articolerà? Essenzialmente cinque.
Analisi degli ecosistemi finanziari locali, per comprendere le esigenze dei cittadini provenienti da Paesi Terzi e valutare l’offerta dei servizi finanziari nelle diverse aree di intervento.
Sviluppo di strumenti divulgativi e formativi innovativi per la promozione dell’alfabetizzazione finanziaria.
Sessioni formative presso i centri di accoglienza, coinvolgendo sia gli operatori che gli ospiti, per affrontare tematiche complesse in ambienti facilitanti.
Coinvolgimento delle nuove generazioni italiane, attraverso l’empowerment dei giovani con background migratorio, per promuovere il protagonismo e potenziare percorsi di inclusione finanziaria.
Service Design, rivolto ai servizi finanziari locali coinvolti nel progetto, per coprogettare soluzioni interculturali che facilitino l’accesso ai servizi da parte dell’utenza con background migratorio.
PER INFO: www.progettopaf.it