Dal 1992 il suo cuore convive con uno dei più grandi dolori che si possano provare nella vita, la morte di un padre. Figlia del giudice Paolo Borsellino assassinato il 19 luglio 1992 dallo scoppio di una bomba in un attentato mafioso in via D’Amelio a Palermo, Fiammetta Borsellino ha fatto di quel dramma un elemento di forza per lanciare un messaggio di speranza e porterà la sua testimonianza e il suo ricordo in un incontro in programma martedì 10 dicembre alle 20.30 all’auditorium di via Fermi 14 a Gavirate organizzato dalla Comunità Pastorale SS Trinità in Gavirate presso l’Auditorium comunale di Gavirate.
Al centro della serata, la testimonianza sulla figura di Paolo Borsellino in veste di giudice, impegnato nella lotta alla mafia, e padre.
«Un momento di riflessione per tutta la comunità – spiegano i promotori dell’incontro – con l’auspicio che l’esempio di Paolo Borsellino possa ispirare anche i giovani a costruire una società più giusta e consapevole». E proprio alle giovani generazioni Borsellino, nella sua incessante attività di contrasto alla mafia, volle rivolgersi con una frase divenuta celebre: «se la gioventù le negherà il consenso – disse – anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo».
di Cristiano Comelli