

Domenica 30 marzo alle 16,30 presso la chiesetta di Cascina Linterno, l’Associazione Amici organizza l’incontro “Maria Gaetana Agnesi – Humani generis decus. Intellettuale, matematica, spirito di generosità cristiana: una donna nella Milano del ‘700”. L’evento ripercorre la vita di una straordinaria donna milanese attraverso la lettura delle sue opere sullo sfondo storico della nostra Milano settecentesca. La serata sarà a cura di Giampiero Chiavarotti, con la partecipazione di Matteo Nicodemo, Adriana Scagliola e Gianni Bianchi.
Con l’opera meritoria di una associazione di liberi cittadini come gli Amici Cascina Linterno, si sono recuperati non solo oggetti architettonici come la cascina stessa, ma anche altri aspetti storico sociali della Milano contadina con i suoi saperi ed i suoi personaggi. Cosi come si è recuperato un aspetto materiale nell’edificio Linterno, questo intervento si propone di recuperare la memoria di importanti figure di Milano praticamente sconosciute al grosso pubblico. Come restituendo l’edificio fisico della cascina la si può osservare in una luce diversa da quella di un vecchio rudere, ma al contrario come un percorso di recupero di certi valori cittadini, cosi la riscoperta di personaggi milanesi dimenticati dovrà servire a recuperare un certo spirito di pensiero ed opere che hanno contribuito a rendere Milano quella che è o che dovrebbe essere.
Con l’io narrante di Giampiero Chiavarotti, si ripercorrerà la vita il pensiero e le opere di Maria Gaetana Agnesi sullo sfondo della storia e della società milanese del ‘700. Cercheremo, immergendoci nel quadro storico culturale nel quale è vissuta, di comprendere come questo abbia indirizzato la sua vita, le sue scelte, le sue opere. Matteo Nicodemo darà invece la voce ai suoi diversi scritti facendo rivivere il suo pensiero. Adriana Scagliola ci accompagnerà, con la sua narrazione in dialetto meneghino, attraverso una visione popolare degli avvenimenti storici nella Milano settecentesca. Gianni Bianchi, infine, rammenterà la storicità di Cascina Linterno nell’ambito del Catasto Teresiano. Tutto ciò con lo spirito: dove trovino gli studiosi forse qualche cosa da apprendere e non abbiano i dotti molto da condannare.
Il ‘700 si presenta a Milano come un secolo di grandi tensioni: spirituali, politiche, religiose. Nuovi attori con nuove visioni si affacciano sul grande palcoscenico del mondo settecentesco. L’ancien regime, le visioni barocche del pensiero, della religione e della politica vengono profondamente scosse in tal modo che il palcoscenico, il fondale sul quale si muove l’umanità, viene condizionato e mutato dalla azione della stessa. Si sta cambiando scena. Il principio del secolo vede già incrinarsi gli aspetti barocchi della società. La fine del secolo celebrerà l’epoca nuova con la rivoluzione francese. Milano si situa totalmente in questa bufera intellettuale e politica e molti suoi attori contribuiranno a questa trasformazione epocale. Uno di questi è senza dubbio Maria Gaetana Agnesi, enfant prodige del ’700 che, attraversando il secolo con la sua esistenza, condensa su di essa diversi aspetti di questa trasformazione. I suoi pensieri, la sua difesa delle condizioni della donna, le sue azioni si sviluppano in campi sino allora dominati esclusivamente da elementi maschili: scienza, filosofia, teologia. Il pensiero e le sue opere proiettano Milano sullo scenario delle comunitas illuministiche europee. Il suo libro di matematica “Istituzioni Analitiche”, come poi più avanti temporalmente “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria, mostrano all’Europa dei lumi l’aspetto della produzione intellettuale di Milano.