Il decanato di Lissone si appresta a vivere un momento significativo della sua vita ecclesiale: la Visita pastorale dell’Arcivescovo. Già le scorse settimane il decano ha incontrato i Consigli pastorali, qualche realtà particolare, e ha celebrato l’Eucaristia preparando l’incontro con il cardinale che si terrà nei giorni 3 e 6 maggio prossimi.
Il nostro decanato di Lissone comprende 11 parrocchie, 7 nella Città di Lissone, e 4 al di fuori: Vedano al Lambro, Biassono, Macherio e Sovico, per un totale di più di 70.000 abitanti. Sono 25 i sacerdoti che vi operano e con essi collaborano una ventina di religiose.
La visita decanale ha rilevato Comunità vivaci e significative per il territorio. Le Parrocchie ed in particolare gli Oratori, sono quasi sempre per le nostre realtà, luoghi importanti per l’aggregazione e la formazione umana e cristiana della nostra gente.
Gli incontri hanno messo in luce l’ansia missionaria delle nostre Parrocchie. Quasi tutti i nostri Paesi, in questi ultimi anni, hanno vissuto un forte sviluppo edilizio e l’accoglienza delle nuove famiglie, molte delle quali giovani, è divenuta una vera priorità. In questo ci sono di aiuto le indicazioni sulla pastorale famigliare del nostro Arcivescovo.
Molte delle Parrocchie si stanno attivando, in collaborazione con i servizi della Curia responsabili di questi settori, per iniziare o continuare una migliore preparazione dei genitori che chiedono i Sacramenti per i loro figli, ed in particolare il Battesimo e, sulla cura dei genitori nella fase infantile dei loro bambini.
Il nostro decanato sta facendo passi significativi anche sulla pastorale d’insieme. In questo ci è senz’altro di impulso l’Unità pastorale delle 3 Parrocchie del centro di Lissone, che esiste da più di 10 anni. Nonostante le fatiche ed alcune resistenze questa modalità è risultata la scelta giusta capace di servire meglio la vitalità ecclesiale di queste 3 Parrocchie.
Un frutto rilevante la visita pastorale l’ha già dato: ci ha impegnato a metterci di fronte a noi stessi e ad interrogarci, a fare discernimento sugli obiettivi che ci poniamo, parrocchiali e decanali, e a verificarne gli strumenti pastorali.
Il nostro decanato gode di 3 commissioni che in questi anni si sono distinte per la significatività delle loro proposte: la Caritas, la pastorale scolastica e la pastorale giovanile.
La Caritas con la gestione di corsi per i volontari e la collaborazione effettiva alle tante realtà di volontariato presenti nelle nostre realtà. La Commissione scuola, con i ritiri per gli insegnati, sempre ben preparati e partecipati, e con il tentativo di coordinamento degli insegnati di religione. La pastorale giovanile con le proposte ordinarie e con “Spazio aperto”: intreccio culturale ed aggregativo che mira a coinvolgere giovani che non frequentano normalmente i nostri gruppi.
In questi ultimi anni il nostro decanato ha cercato di farsi carico della formazione degli operatori. Sono stati organizzati alcuni corsi, alcuni dei quali in collaborazione con le S.D.O.P. Molto partecipato è stato quello sulla liturgia, lo scorso anno, come risposta alla carenza di questa formazione risultata dall’indagine conoscitiva sulla liturgia ed il giorno del Signore del 2004. Ma non meno efficaci sono stati anche i momenti formativi organizzati dalla Caritas, come si diceva sopra, e quello fatto per aiutare i catechisti battesimali laici.
Aspettiamo ora le indicazioni dell’Arcivescovo che attendiamo nella prossima settimana.