Le prime Chiese battiste sono sorte nel XVII secolo all’interno della riforma protestante di tipo calvinista.
I battisti hanno raccolto l’eredità ideale degli anabattisti del XVI secolo e, anziché raccogliersi intorno all’opera di eminenti teologi, hanno dato vita a un movimento popolare formato da comunità di laici che si confrontano direttamente con la Bibbia.
Emblematico è l’impegno civile dei battisti che si è espresso nelle rivoluzioni inglese e nord americana e nelle lotte per la libertà religiosa e per la separazione tra stato e chiesa.
I battisti, insieme ai mennoniti e ad altri anabattisti, costituiscono un movimento spirituale per il rinnovamento della chiesa e l’impegno consapevole alla fede personale in Cristo.
Il nome del movimento deriva dalla pratica neotestamentaria di battezzare coloro che hanno fatto una personale confessione di fede nel Signore Gesù Cristo.
In comune con i cristiani di tutto il mondo i battisti si attengono alla fede come è espressa nel credo apostolico.
Oggi i battisti nel mondo sono circa 40 milioni con forte presenza negli USA, in Brasile, in India e in Gran Bretagna.
Le diverse chiese hanno come organo supremo l’assemblea locale composta da tutti i credenti battezzati.
L’assemblea nomina i pastori, i ministri e i responsabili incaricati delle varie attività. Dai battisti a loro volta sono usciti gli avventisti (1836-1863) e i pentecostali (1900).
Dagli avventisti sono usciti a loro volta gli avventisti del settimo giorno e da questi i testimoni di Geova (1909).