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Pasqua: essere nella luce

Precetto Pasquale Interforze, Milano, Santuario Santa Maria dei Miracoli presso San Celso - 6 marzo 2024

6 Marzo 2024

1. Una luce si spegne. La delusione.

Hai creduto a un promotore finanziario. Ti ha consigliato un investimento promettente: “Queste azioni sono favolose, hanno il rendimento più alto sul mercato. Sono garantite dalla banca stessa”. Ci hai creduto. Hai sognato di diventare ricco in poco tempo, di moltiplicare il tuo patrimonio solo con una firma. E il giorno dopo la firma la banca è fallita. Che delusione!

Hai creduto a una persona di cui ti sei innamorato. È la donna della mia vita; è buona; è intelligente; ha un lavoro importante. Dice che mi ama e che non può vivere senza di me. Ci hai creduto. Hai sognato di essere felice per sempre. E appena deciso di stare insieme si è cominciato a litigare, ogni cosa che facevi era sbagliata, ogni cosa che dicevi era stupida, per ogni scelta da fare toccava discutere per ore e alla fine darla vinta. Meglio allora ciascuno a casa sua. Che delusione!

Hai creduto in un amico che occupa un ruolo di responsabilità. Ha sempre promesso che avrebbe avuto un occhio di riguardo per te, per l’avanzamento di carriere, per il trasferimento che avevi tanto desiderato, per l’assegnazione di un incarico importante. Poi quando è venuto il momento di decidere l’amico in cui confidavi ha preferito un altro. Che delusione!

 

2. Dunque non posso fidarmi di nessuno.

Il popolo dei delusi diventa il popolo dei rassegnati: l’esperienza della vita insegna che non puoi fidarti di nessuno. Accontentati, rassegnati. Abitano il paese della mediocrità. Si accontentano.

Il popolo dei delusi diventa il popolo degli arrabbiati: se vuoi stare al mondo devi combattere contro tutti, essere aggressivo, difenderti dai buoni sentimenti perché ti espongono all’inganno. Tutto quello che è successo è colpa degli altri: fagliela pagare!

Il popolo dei delusi diventa il popolo degli ambiziosi: non chiedo niente, quello che voglio me lo procuro io. Avanzo facendomi largo a gomitate. Non mi interessa niente degli altri: io quello che voglio me lo conquisto.

 

3. L’occhio semplice e il tesoro sicuro

Nell’esperienza amara della delusione si può accendere una luce. Lampada del corpo è l’occhio; perciò se il tuo occhio è semplice tutto il tuo corpo sarà luminoso.
È infatti possibile che la delusione e tante altre prove della vita invece di rendere rassegnati, arrabbiati, ambiziosi, possano aiutare a rendere saggi, semplici, figli della luce.

Figli della luce sono quelli che si lasciano illuminare dalla luce di Dio: tra tutte le chiacchiere e i comizi del mondo, c’è una parola affidabile. Ecco il dono della Pasqua: riconoscere la presenza di Gesù risorto che ci accompagna nelle nostre delusioni e ci parla con una parola che scalda il cuore, rende semplice lo sguardo e dono la grazia di aprire gli occhi per riconoscere Gesù presente, vivo, amico affidabile.

Figli della luce sono quelli che vedono con chiarezza quali sono i tesori che non si consumano. Sono i tesori custoditi presso Dio, i tesori accumulati in cielo.
I figli della luce sono quelli che compiono il bene perché è bene, anche se non rende. E ne ricevono gioia.

I figli della luce sono quelli che sono capaci di amare, di servire, di prendersi cura della gioia degli altri. Non pretendono di salvare nessuno, neppure se stessi, ma nel servire sanno di essere sulla via per imitare Gesù. E ne ricevono gioia.

I figli della luce sono quelli che vivono la loro professione, le loro responsabilità come vocazione a rendere migliore quel pezzo di mondo che abitano: affrontano le difficoltà, mettono a disposizione i loro talenti, cercano di costruire rapporti buoni con tutti, si impegnano e sono fedeli alla parola data.

I figli della luce guardano lontano, vivono di grandi speranze non si accontentano di miopi aspettative. Vivono di un amore fedele, riconoscono i propri limiti e non sottovalutano le proprie capacità. Sono In qualsiasi ambiente vivono seminano un po’ di luce e un po’ di gioia.