La seduzione della maschera del grande inganno.
La festa di tutti i santi e la Parola di Dio che è stata proclamata sono la grazia offerta per smascherare il grande inganno. Infatti uno spirito di menzogna e di infelicità si aggira su tutta la terra e seduce molti perché non credano alla verità, ma vivano sotto il dominio del grande inganno.
1. L’inganno della disperazione
Il grande inganno induce a pensare che il destino di ogni figlio d’uomo sia quello di finire nel nulla, di non avere altra destinazione che la morte. La bellezza della vita, il suo fascino, il suo splendore sono sempre e da sempre contaminati da una cosa sporca, da un grigiore che non si può dissolvere, da una insidia da cui non si può sfuggire, cioè dalla precarietà e dalla prospettiva della fine irreparabile.
La contaminazione della gioia di vivere è una cosa sporca, come è sporca la morte e ogni cosa viene resa squallida, sudicia, ripugnante dalla morte, principio irresistibile di decomposizione. Così decreta il grande inganno che argomenta con l’esperienza riducendo l’esperienza alla banalità della costatazione. Il grande inganno, infatti, dichiara che non esiste se non quello che si constata, quello che si può toccare e fotografare.
Ma è un inganno: la moltitudine immensa segnata con il sigillo del Dio vivente canta la vittoria dell’Agnello e attesta che c’è un sangue che non sporca, ma lava, c’è una morte che non vince, ma viene vinta.
Il grande inganno è l’argomento per essere disperati, la verità è la rivelazione della promessa che fonda la speranza invincibile.
2. L’inganno della solitudine
Il grande inganno convince che la condizione di ogni figlio d’uomo è il destino di solitudine. Gli affetti più profondi e sinceri, i legami più stretti e antichi non bastano a salvarti dalla tremenda solitudine della tribolazione. Quando sei malato, che cosa possono fare coloro che ti vogliono bene? L’affetto che ti dimostrano è una magra consolazione. Quando sei tribolato, quando sei mortificato da una vita deludente, quando si spezza il legame più importante, che aiuto ti possono dare le cose che restano, gli incoraggiamenti patetici e le parole di circostanza?
Quando la vita rivela il suo aspetto spietato, ecco, sei solo!
Il grande inganno ti convince che se mai c’è un dio, questo è altrove, non ha tempo per te, non ha cuore per ascoltare il tuo gemito e rimediare alla tua tribolazione. Ma è un inganno.
Dio infatti si è rivelato come l’alleato fedele: se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?… chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità il pericolo, la spada? … io sono infatti persuaso che nulla potrà mai separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore (cfr Rm 8,28-39).
Il grande inganno suggerisce di rassegnarsi alla solitudine, la verità è l’invito a pregare e a vivere in comunione con Gesù, che è sempre con noi, in una intimità che nulla può compromettere, in una fedeltà che nulla può scoraggiare.
3. L’inganno della mondanità.
Il grande inganno pretende di insegnare l’arte di “stare al mondo”. Suggerisce infatti che “stare al mondo”, per essere contenti, per evitare i fastidi è necessario procurarsi ricchezze, anche a costo di essere prepotenti, di essere ingiusti, di essere falsi. È necessario farsi amici i potenti, garantirsi una posizione di prestigio. È il grande inganno che trasforma il giardino creato dal Signore Dio, questo pianeta meraviglioso, in un campo di battaglia pieno di morti, devastato dalla rabbia, dalla avidità; trasforma la società chiamata alla fraternità in una giungla insidiosa di cattiverie e di risentimenti, insomma in un mondo infelice.
Per smascherare il grande inganno della mondanità, il Signore Gesù annuncia il Vangelo e offre la rivelazione della via della gioia. Perciò le prime parole di Gesù alle folle proclamano le beatitudini. Beati infatti sono i poveri, i miti, gli assetati di giustizia, i perseguitati per la loro fedeltà a Gesù. La via della gioia è la via della croce. Che ti suggerisce un’altra via, più facile, più simpatica è a servizio del grande inganno.
La festa di tutti i santi è la celebrazione dello smascheramento del grande inganno: il cantico di tutti coloro che sono felici presso Dio raggiunge tutto coloro che sono pellegrini verso il Regno. Il messaggio è un cantico perché la verità è la gioia: la gioia della speranza, la gioia della comunione con Gesù, la gioia crocifissa della sequela di Gesù fino al compimento dell’amore.