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Ci viene dietro gridando

Festa Patronale san Bernardo Ab., 500° prima pietra della Chiesa parrocchiale, Castel Rozzone -20 agosto 2023

20 Agosto 2023

  1. Quando la preghiera diventa grido.

La preghiera della madre desolata per la figlia diventa un grido: non è la preghiera educata di chi in pratica non ha bisogno di niente e prega per mantenere una buona abitudine, forse un po’ noiosa, forse un po’ inutile, ma che male non fa.

La preghiera della madre spaventata per la figlia tormentata diventa un grido: non è la preghiera tranquilla di chi sta bene, si sente tranquillo e per il suo buon animo si ricorda dei poveretti che soffrono, ma che sono lontani, che sono chi sa dove, che soffrono chi sa che cosa.

La preghiera della madre che non sa più a chi rivolgersi diventa un grido: non è la preghiera supplementare di chi sa già dove si possa trovare la soluzione, di quali siano gli specialisti da consultare e in più dice anche una preghiera, chi sa, magari anche questo aiuta.

La preghiera della madre diventa un grido: non è la rabbia del miscredente che insulta Dio per quello che non gli piace, che dai problemi che non riesce a risolvere ricava una obiezione per contestare Dio, la sua bontà e persino la sua esistenza.

La preghiera diventa grido perché il male è troppo insopportabile e non esistono soluzioni praticabili: solo Gesù può capire, solo Gesù può commuoversi, solo Gesù può vincere il demonio, solo Gesù può dire la parola necessaria.

Questa madre straniera diventa maestra di preghiera, della preghiera drammatica che pratica la sua fede nella tragedia del vivere. Gesù elogia la sua fede, davvero grande!

 

  1. I discepoli infastiditi

Questa donna che grida disturba i discepoli che si lamentano: ci viene dietro gridando. I discepoli non provano compassione per la donna, ma fastidio per il suo gridare e il suo insistere. I discepoli non sono disponibili a imparare a pregare dalla donna straniera che grida. Piuttosto desiderano liberarsi dal fastidio.

Può capitare che anche noi, anche nella nostra Chiesa, che il grido dei poveri, il grido dei drammi della terra invece che insegnarci a pregare, invece che muoverci a compassione, diventi un argomento fastidioso. Può essere che nelle nostre comunità si rimanga insensibili alla preghiera che diventa grido e si continui una pratica religiosa come una buona abitudine, e l’attenzione si concentri su tante piccole cose, tante beghe interne, tante cose da fare, tante discussioni e tanti malumori che sono una specie di malattia per la fede, una specie di inaridimento della preghiera.

 

  1. Imparare a pregare.

In questa occasione della festa patronale, in questa ricorrenza di un anniversario significativo per questa comunità, guardando a san Bernardo, maestro di vita cristiana per molti in molti secoli e in molte terre che cosa vuole dirci il Signore? Quale messaggio raccogliamo dal vangelo?
Dobbiamo ancora imparare a pregare.

La preghiera come una fede che grida nel mezzo del dramma della storia personale, familiare, planetaria. La fede che grida non è la fede che pretende un segno, ma la fede che consegna a Gesù il suo dramma, chiede aiuto, invoca una parola. L’opera di Gesù non è il “lieto fine” garantito a chi prega con fede. È piuttosto la compassione con cui Gesù accoglie il grido e non vuole che nessuno vada perduto.

La fede come una invocazione senza alternative: la preghiera che vogliamo imparare dalla madre straniera è quella della fede che non conta su nessun altro se non su Gesù. Certo la persona saggia cerca la soluzione ai problemi secondo le competenze e le disponibilità del tempo e del luogo in cui vive. Ma la fede che grida professa la fede che solo Gesù può salvare. Con la nostra intraprendenza e competenza dobbiamo darci da fare per affrontare i drammi nostri e dell’umanità. Ma mentre ci impegniamo in ogni modo professiamo che solo Gesù salva.
La fede che grida non può accontentarsi del sollievo precario, di una cura palliativa. Cerca la salvezza, cerca il Salvatore. Se pensi che puoi fare a meno di Gesù, purché ci sia una soluzione sul problema di oggi che ti preoccupa, allora devi ancora imparare a pregare dalla fede che grida, la fede della madre tribolata.