Dopo l’anteprima di ottobre con l’Orchestra di Sanremo e il concerto natalizio con il tenore francescano frate Alessandro, eccoci pronti per l’inizio ufficiale della seconda edizione della stagione musicale Segni di Bellezza, il cui intento è quello di offrire a tutti, nessuno escluso, la possibilità di incontrare la Misericordia di Dio, attraverso la sacralità dell’arte e della musica.
Il 5 gennaio, alle 21, nella Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, la serata dedicata all’Epifania prevederà, come di consueto, due momenti: il primo artistico, con una breve lettura in chiave spirituale di un’opera presente in Basilica, il secondo musicale, con il concerto teso alla gioia e alla felicità dell’Epifania, giorno di manifestazione del Signore.
La prima parte è dedicata all’ancona dei Magi,che si trova in una delle due cappelle del transetto, sull’altare dedicato ai Tre Re, il cui culto é tradizione milanese consolidata fin dall’inizio del Trecento.
L’ancona marmorea, a tre cuspidi, datata 1347,e’ costituita da tre scomparti raffiguranti episodi della storia dei Magi. L’autore è un ignoto scultore lombardo della cerchia di Giovanni di Balduccio.
Al centro vi sono raffigurati i Magi al cospetto della Sacra Famiglia, la mangiatoia, il bue, l’asino e una folta schiera di angeli musicanti. Le formelle a destra e a sinistra mostrano i Magi prima davanti a Erode e poi sulla via del ritorno, dopo aver trovato e adorato il santo Bambino. Al di sopra della cuspide centrale vi è un medaglione con la Crocifissione. Il materiale utilizzato è marmo di Carrara ed era in origine dipinto.
Il relatore che spiegherà questa opera sarà Mons. Marco Navoni, dottore della biblioteca ambrosiana e docente di Storia della Liturgia al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra.
A seguire il concerto, con le musiche selezionate dal maestro Michele Brescia, direttore artistico e musicale della stagione e direttore dell’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia, che le eseguirà.
Le scelte musicali sottolineano e amplificano il messaggio di festa dell’Epifania, la manifestazione del Divino, inneggiata dalle serene e gioiose arie sacre di Haendel e Mozart e dalla esuberante e danzante Settima Sinfonia di Beethoven.
Interprete d’eccezione per la prima parte del concerto, sarà Luciana Serra, soprano italiano, che ha affrontato con grande successo i ruoli più difficili e importanti nell’immenso panorama dell’opera lirica, calcando i palcoscenici più significativi dei migliori teatri del mondo.
Subito dopo ascolteremo le note di Beethoven, che scrisse la settima sinfonia in La maggiore nel 1811, nella quale si respira la dolcezza, l’irruenza e la fede presenti nella vita di noi tutti. Il maestro Richard Wagner così descrisse la sinfonia: “E’ l’apoteosi della danza: è la danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni”, sottolineando come il compositore e pianista tedesco abbia attuato nelle sue note la fusione tra corpo e mente.
Altri tre i concerti organizzati da Segni di Bellezza, tutti dedicati a importanti momenti e temi dell’anno liturgico: il 27 febbraio alla Quaresima, il 12 marzo alla Settimana Santa, più precisamente a “Gesù nel Getsemani”, e il 30 aprile all’Evangelizzazione.
Nello speciale anno santo della Misericordia indetto da Papa Francesco e iniziato l’8 dicembre scorso, siamo invitati a non perdere alcuna occasione per chiedere e incontrare l’Amore di Dio, che ci desidera tutti salvi e redenti.
Segni di Bellezza propone un cammino volto a questo scopo, perché: “L’arte oltre a essere uno strumento credibile della bellezza del creato, è anche uno strumento di evangelizzazione”, scrive Francesco nel suo libro La mia idea di arte, confermando che l’attività artistica, nelle sue diverse espressioni, può diventare un validissimo mezzo per annunciare la Buona Novella a quanti non la conoscono.
Sta a noi “approfittare”, dunque, di tutte le occasioni che ci vengono proposte per incontrare e sperimentare l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza.
A tal fine i concerti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti, proprio per invitare e accogliere il maggior numero di persone che desiderano accostarsi alla misericordia di Dio.