Alla sua seconda edizione, la rassegna musicale Segni di Bellezza propone per il prossimo periodo due concerti: il primo si terrà il 27 febbraio, il secondo il 12 marzo, sempre alle 21, nella Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, da molto tempo impegnata nell’evangelizzazione. Da anni, infatti, è intenta a portare la Buona Novella a chi non la conosce, ad avvicinare i lontani alla misericordia di Dio attraverso numerose iniziative, quali le Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, gli incontri di preghiera carismatica, l’adorazione Eucaristica e le liturgie domenicali, particolarmente accoglienti, intense e vivaci.
Come di consueto due i momenti per entrambe le serate: il primo artistico, il secondo musicale.
Mons. Marco Navoni, dottore della Biblioteca Ambrosiana ci accompagnerà nella comprensione di due opere d’arte presenti in Basilica. Il 27 febbraio parlerà dell’Ancona della Passione che si trova sull’Altare Maggiore, il 12 marzo presenterà il Crocifisso di Fra Gabio, collocato in alto, in una posizione di visibilità unica e speciale della navata centrale della Basilica.
A seguire i due concerti eseguiti dall’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia, diretta dal Maestro Michele Brescia, che è anche il direttore artistico della stagione musicale Segni di Bellezza.
L’opera d’arte della prima serata è fortemente legata al tema della Quaresima: è costituita da un grande dossale marmoreo suddiviso in nove bassorilievi. Quello centrale di dimensioni maggiori rispetto agli altri, raffigura la “Crocefissione con la Vergine e San Giovanni”. Le altre otto formelle rappresentano scene della Passione di Cristo.
L’opera fu commissionata da Gian Galeazzo Visconti appositamente per l’altare di Sant’Eustorgio; fu realizzata tra il 1395 ed il 1402 dai maggiori scultori lombardi dell’epoca, tra cui spiccano il nome e la mano di Jacopino da Tradate.
Mons. Navoni presenterà le varie tappe della passione del Signore, dall’agonia nel Getsemani alla deposizione, momenti che trovano il loro perno nel grande riquadro centrale della crocifissione, anche se l’itinerario iconografico termina in realtà con il pannello della risurrezione: in tal modo l’artista ha voluto presentare in maniera unitaria il mistero della redenzione operata da Cristo morto e risorto.
Durante la Quaresima, tempo di riflessione e approfondimento, il concerto che segue alla relazione ci darà la possibilità di preparare e riempire i cuori di tenerezza e gratitudine per Gesù che sta per andare sulla Croce. Le note che ascolteremo tenderanno a sottolineare il tono malinconico dell’elegia, per sollecitarci a vedere e portare la bellezza anche nelle situazioni difficili, di croce appunto, che a volte affrontiamo e dalle quali spesso ci sentiamo sopraffatti.
Cogliere la bellezza anche in tali situazioni di difficoltà, vuol dire superare i limiti dell’umano ed entrare in una dimensione spirituale che non ci appartiene, ma che riceviamo per grazia e per-dono.
Ecco quanto ascolteremo:
J. S. Bach Concerto per violino e oboe BWV 1060
E. Elgar Elegy op. 58
G. Mahler Adagietto dalla V sinfonia
S. Barber Adagio
B. Britten Simple Symphony
Eleonora Matsuno al violino e Paolo Pinferetti all’oboe nel suonare le note di Bach, ci aiuteranno a entrare nello spirito della serata.
Identica alla prima, è la scaletta della seconda serata della stagione musicale Segni di Bellezza, prevista per il 12 marzo e dedicata alla Settimana Santa. Mons. Navoni presenterà il Crocifisso, alto 460 cm e largo 280 cm, che fu portato in Sant’Eustorgio nel 1288 da Fra Gabio da Cremona e per questo è detto “di Fra Gabio”. Secondo gli studiosi venne dipinto dallo stesso maestro che decorò la cappella Dotto nella chiesa degli Eremitani a Padova. Si tratta di un rarissimo esempio di pittura su tavola duecentesca in area Milanese. L’opera di grande effetto è caratterizzata da un notevole realismo nel rappresentare la sofferenza di Cristo e, dunque, è strettamente legata al tema della Settimana Santa, cui è dedicata la serata.
Il crocifisso propone una iconografia caratteristica del XIII secolo: il Cristo in croce, sofferente e dolente, è riprodotto con tratti di profonda umanità e con l’attenzione anche a particolari realistici, secondo la spiritualità tipicamente medioevale. Contempliamo, infatti, nella passione di Cristo le esperienze dolorose che i cristiani stessi sono spesso chiamati a sopportare nella loro vita. Il cammino di contemplazione di Cristo Crocifisso, inoltre, è messo ulteriormente in evidenza dai tre personaggi evangelici che fanno da contorno alla croce: san Giovanni Evangelista, la Maddalena e soprattutto la Vergine Maria; questi personaggi diventano per i credenti il modello per vivere il cammino quaresimale verso la Pasqua di Cristo morto e risorto.
Il concerto che seguirà, sarà caratterizzato da alcune letture tratte dal Vangelo e da testi di David Maria Turoldo. Saremo invitati a pregare con Gesù nel Getsemani e ad assaporare l’intensità della commozione interiore, quando condividiamo con Lui le paure e le angosce tipicamente umane.
La serata è, inoltre, un invito a vedere la passione di Gesù con gli occhi di Maria; gli occhi di chi ha la certezza che Lui è il salvatore e che la salvezza passa dalla croce. Quella croce che Maria ha aiutato a portare e della quale era a conoscenza fin dall’inizio, nonostante la sofferenza cui sapeva di andare incontro.
Ascolteremo di J. S. Bach la Cantata “Ich habe genug” per soprano, flauto e archi, che esprime la profonda e intensa dolcezza di Maria, che così si esprime:
“E’ quanto mi basta,
ho preso il Salvatore, la speranza dei giusti,
tra le mie braccia che l’attendevano;
è quanto mi basta!
Ho potuto vederlo,
la fede ha impresso Gesù sul mio cuore;
ora desidero, anche oggi stesso,
andarmene con gioia.”
Seguiranno di F. Mendelsshon la Cantata “Wer nur den lieben Gott läßt walten” per soprano, coro e orchestra, e di G. F. Haendel una selezione di brani dal Messiah.
Il concerto vedrà come solista la soprano Manuela Bisceglie nelle cantate di Bach e Mendelssohn; Michele Brescia avrà il duplice ruolo di flautista e direttore.
Possiamo dire, infine, che entrambe le serate, come tutta la rassegna, sono un’occasione per sperimentare la bellezza dell’amore di Dio: attraverso le riflessioni sulle opere d’arte e l’ascolto delle note dei compositori proposti, sarà bello comprendere quanto Gesù ci ami, donando tutto se stesso per noi. La sua Misericordia, Miseris cor dare, dare il cuore ai miseri, ai più sofferenti, a tutti noi, è quanto Segni di Bellezza si propone di far comprendere, perché dall’amore di Dio nessuno si senta escluso.
Questo Anno Santo straordinario è dedicato proprio ai tanti uomini pellegrini che si mettono in cammino per cercarLo; è il periodo giusto per andarGli incontro, per incamminarci verso la meta agognata, perchè come dice Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: “Giorno per giorno toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti”, Misericordiae Vultus n. 14.
Ricordiamo che entrambe le serate sono a ingresso libero, proprio per facilitare il pubblico a sostare e meditare su quanto sta avvenendo in questo tempo dell’anno liturgico.