Papa Luciani che il prossimo 4 Settembre diventerà beato è durato lo spazio di un mattino e non ha lasciato alcuna traccia documentale nella storia del Papato, ma ha modificato l’immagine papale, lasciando un esempio coerente e nitido del suo modo di fare il Papa.
Attraverso il suo esempio ci ha permesso di intuire qualcosa di ciò che il suo Pontificato avrebbe potuto essere, se ne avesse avuto il tempo.
Questo modo nuovo d’essere Papa, più semplice, più personale, più evangelico, egli l’ha mostrato più che attuato, ma mostrandolo ha influito sul successore, san Papa Giovanni Paolo II, che in qualche modo l’ha portato a compimento.
Scelse di chiamarsi Giovanni Paolo I volendosi riallacciare ai due immediati predecessori san Giovanni XXIII e di san Paolo VI, i Papi del Concilio: e il successore Wojtyla confermerà quell’intenzione chiamandosi Giovanni Paolo II.
Quello che vale per il nome vale per l’opera di rinnovamento del Papato che tutti e quattro li caratterizza: un lavoro iniziato da Roncalli, continuato da Montini, suggestivamente proiettato in avanti da Luciani e fatto correre da Wojtyla. Persino molte delle novità venute poi dai Papi Benedetto e Francesco forse non le avremmo avute se non ci fossero stati il sorriso e la semplicità, la discesa dal trono di Papa Luciani.
Sabato 3 settembre e domenica 4 settembre a Caglio presso il Santuario Madonna di Campoè e san Paolo VI solenni festeggiamenti in onore del nuovo beato san Giovanni Paolo I.
Programma:
Sabato 3 settembre:
ore 18.00: santa Messa;
Domenica 4 settembre:
ore 16.00: Esposizione Eucaristica con Rosario meditato;
ore 18.00: Santa Messa festiva e di Ringraziamento per la
Beatificazione di Giovanni Paolo I.