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8 ottobre

Concerto di Shekinah a Lissone per festeggiare la famiglia

Musica e arte, famiglie protagoniste in un evento promosso dal Circolo Culturale Don Ennio Bernasconi

4 Ottobre 2022

Dopo l’incontro con Fausto De Stefani, lo scalatore degli ottomila, dopo aver rivissuto le emozioni del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, in collaborazione con il Club donna Natalia Ginzburg e Gli Amici della biblioteca di Cologno Monzese; sabato sera alle 21 presso la chiesa Madonna di Lourdes a Lissone Concerto del coro diocesano dei giovani Shekinah, coordinato da don Bortolo Uberti, che fu coadiutore a Lissone e per la formazione musicale e scrive i testi delle canzoni, mentre le musiche sono di Filippo Bentivoglio che ha diretto il coro.

L’evento, organizzato dal Circolo Culturale Don Ennio Bernasconi di Lissone con il patrocinio e il contributo del Comune di Lissone, prevede anche l’esposizione di una mostra collettiva d’arte sulla “Famiglia”, un argomento impegnativo la cui espressione deve però essere rivolta alla situazione attuale. Non dunque alla Famiglia ideale, come quella rappresentata dall’iconografia rinascimentale, ma una vera e propria “fotografia” sull’essenza di quello che nella quotidianità rappresenta questa unione.

Il Gruppo Shekinah racconta, attraverso la musica e il canto, la bellezza di una fede che riempie la vita, arricchisce le relazioni, allarga oltre l’orizzonte visibile le prospettive di ciascuno. Lo fa attraverso un linguaggio che raggiunge le profondità di ciascuno e parla a chi sa mettersi in ascolto.
Cosa può raccontare un coro, nel contesto di un concerto meditazione, con pezzi ispirati alle pagine bibliche, a proposito della famiglia? Certamente non racconterà di cosa sia o non sia la famiglia; di cos’era un tempo e di cosa è oggi; non parlerà dei suoi compiti né dei doveri morali e sociali che le competono. In modo più semplice e meditativo proverà ad attraversare i sentieri della bellezza della famiglia che, nonostante le asperità, le intricate foreste o i vertiginosi strapiombi, conducono nell’intimità degli affetti più cari e nelle promesse più vere di futuro.
La famiglia è “una casa di parole”, non un luogo anonimo od ostile, ma un luogo accogliente, di appartenenza e di confidenza, nel quale la comunicazione essenziale alla vita trova la terra più feconda.
Siamo sopraffatti dagli strumenti e dalle occasioni di comunicazione ma desideriamo trovare le parole più vere, più forti delle solitudini e più consolanti di tante illusioni. La famiglia è la casa che ancora può custodire e favorire queste parole.
La famiglia è “una luce nel mondo”, in questo mondo ferito e incerto, assetato di un’alba di speranza e di pace. La famiglia può essere ancora la scintilla capace di accendere un fuoco caldo e luminoso nel segno di una fraternità solidale, di una cura della terra e di una pace che nasce dalla giustizia e dall’accoglienza. Di
questa famiglia abbiamo bisogno.

Il Gruppo Shekinah cercherà di narrare di questo: non con le parole, con i dati o con gli appelli, ma con la musica e il canto. Cercherà di far respirare una parola buona che consola e incoraggia, cercherà di far scoccare una scintilla che susciti la voglia di accendere tante piccole lanterne nell’oscurità che ci circonda. La musica oltrepassa i confini dei nostri linguaggi e delle nostre convinzioni, parla al cuore di ciascuno e schiude frontiere nascoste.