Domenica 14 Febbraio (dalle 9 alle 17), all’Oratorio san Filippo Neri di Busto Arsizio, laboratorio per coppie di sposi sul tema “I due non lo riconobbero … insegnaci a pregare”. Un’iniziativa promossa dal gruppo AbbandoneraiAderirai.
Saranno presenti:
Paolo Iervese, psicoterapeuta;
Giancarlo Bruni, biblista;
Carmelo Di Fazio, neuropsichiatra;
Marco Noli, sociologo;
Per informazioni – iscrizioni:
www.abbandoneraiaderirai.it
Introduzione di don Angelo Casati
E se oggi scoprissimo altri ritmi e su quelli inventassimo il nostro stare davanti a Dio e diventasse questa un’arte, un’arte da passarci gli uni gli altri? Ci sarebbe, da comporre un libro e sarebbe vivo, di sangue, non di preghiere slavate, come succede spesso a libri che riportano preghiere ecclesiastiche scolorite, preghiere per i fidanzati, per i genitori, per i figli, per una morte, per una nascita, dove le parole sono pallide, spesso filtrate non dalla vita, ma dai documenti.
Modulare la preghiera sulla vita. Ecco alcuni esempi. Ma solo per accendere la fantasia.
La preghiera nel ritmo di una madre che sta con Dio mentre culla il bambino e, cullando, chi sa, nel cuore va mormorando parole del Primo Testamento: “Può forse una madre dimenticare il suo piccolo? Anche se fosse, dice Dio, io non mi dimenticherò di te”. E continua a cullare.
O la preghiera della donna mentre sta affaccendata ai fornelli. Chi sa che nel cuore non culli la memoria del Gesù della brace. Brace accesa dal Signore risorto sulle sabbie estasiate del litorale e pesce arrostito a ristoro di discepoli sfiniti da una notte di pesca sul lago.
Stare con Dio, chissà, nella colonna delle auto ferme, ferme e insofferenti, in attesa di un evento che schiuda, e avvertire nel segreto un’attesa ancora più radicale, l’attesa della venuta del Signore.
Stare con Dio quando esci di casa o quando ritorni e nel cuore il riaccendersi delle parole del salmo: “Il Signore è il tuo custode e la tua
ombra, il Signore custodirà il tuo entrare e il tuo uscire. Ora e per sempre” (Salmo 121).