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25 settembre - 11 marzo

Inizia la scuola della Parola nel Decanato di Tradate

Don Martino Mortola, giovane docente nel Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore, presenterà le differenti “Figure della Fede” nel Vangelo secondo Giovanni

25 Settembre 2019

L’Azione Cattolica è lieta di invitare i cercatori di vita buona alle serate di Scuola della Parola che saranno guidate da don Martino Mortola, giovane docente nel Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore, chiamato a presentare differenti “Figure della Fede” nel Vangelo secondo Giovanni. Per il decanato di Tradate tutti i cinque incontri si svolgeranno alle ore 20:45 presso la chiesa parrocchiale di Castiglione Olona (via Verdi, 15), nella cappella del Crocifisso.

Il tema del Percorso 2019-2020
A chiusura del Quarto Vangelo, l’autore ricorda al lettore qual è il senso del viaggio che egli ha compiuto: «Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome» (Gv 20, 30-31). La preoccupazione dell’evangelista non è soltanto di spiegare ai discepoli la vita di Gesù, ma soprattutto di trasmettere la fede in Lui, che permette di ricevere a sua stessa vita.
Il Vangelo di Giovanni ama descrivere gli incontri tra Gesù e alcuni personaggi che si intrecciano col suo cammino. Il lettore-discepolo si può identificare in essi, riconoscendo le proprie paure, i propri dubbi, le proprie resistenze al suo messaggio, ma anche l’incredibile potenza della propria fede.
Nel cammino di quest’anno approfondiremo, dunque, alcuni personaggi che si accostano a Gesù. Attraverso queste «figure delle fede», San Giovanni intende farci entrare nel mistero di Gesù e provocarci a prendere una decisione, proprio come è accaduto a loro.

Programma

Primo incontro: mercoledì 25 settembre 209
“Voce di uno che grida nel deserto”
Giovanni il Battista, il testimone fedele (Giovanni 1, 19-28)

Secondo incontro: mercoledì 30 ottobre
“Venite e vedrete”
La chiamata dei discepoli (Giovanni 1, 35-51)

Terzo incontro: mercoledì 27 novembre
“Qualsiasi cosa dica, fatela”
Maria, la mediatrice (Giovanni 2, 1-12)

Quarto incontro: mercoledì 26 febbraio
“Vuoi guarire”?
Il paralitico della piscina di Betzaetà (Giovanni 5, 1-17)

Quinto incontro: mercoledì 11 marzo
“Tu hai parole di vita eterna”
La crisi dei discepoli e la fede di Pietro (Giovanni 6, 59-69)

Perchè la Lectio Divina
Abbiamo una pretesa: realizzare un laboratorio della fede per gli adulti a partire dalle lettura comunitaria della Scrittura.
Il cristiano adulto nella fede è capace di speranza.
Il cristiano adulto nella fede è capace di fare discernimento secondo lo Spirito in contesti molto complessi.
Il cristiano adulto nella fede è capace di manifestare compassione e misericordia.
Il cristiano adulto nella fede è capace di criticare la storia perché ha contemplato il mistero di Cristo.
Il cristiano adulto nella fede, oggi, deve saper raccontare la sua fede, deve saper rendere ragione della sua fede.
Non può essere cristiano adulto chi non legge i Vangeli. L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo (San Gerolamo).

Il metodo della Lectio Divina
La Lectio, “lettura orante” della Scrittura si compone di quattro gradini che descrivono un vero e proprio viaggio, dal testo fino all’incontro col Signore vivente, capace di mettere ordine nella vita: la lectio, che coincide con il semplice esercizio umano dell’ascolto; la meditatio, che intende approfondire la conoscenza del testo, ricercandone il messaggio contenuto, attraverso la riflessione sui soggetti, le azioni, le parole, gli atteggiamenti e i sentimenti incontrati nella lettura; l’oratio, che è la risposta personale alla Parola rivelata, in forma di preghiera; infine la contemplatio: l’intrattenersi cuore a cuore con Dio, in un dialogo intimo ed affettuoso.