Nel tempo di Avvento Mons. Giuseppe Angelini propone alla propria comunità san Paolo VI a Milano – e a tutti coloro che vorranno partecipare – una catechesi sui discorsi di addio nei capitoli 13-17 del Vangelo di Giovanni, quelli che si possono definire un discorso di testamento che Gesù rivolge ai propri discepoli.
«Nei capitoli dedicati alla vita pubblica Giovanni sviluppa soprattutto – per non dire soltanto – il confronto polemico di Gesù con i Giudei: il discorso edificante ai discepoli è raccolto in questi cinque capitoli, tutti contenuti nella cornice della Cena, nell’imminenza della sua morte e risurrezione» spiega Mons. Angelini.
«Quei discorsi svolgono il senso del gesto sintetico della frazione del pane e della benedizione del calice. Con quel gesto Gesù consegna ai suoi la sua morte come pegno di una comunione destinata a rimanere per sempre». Grande riflessione verrà riservata anche alla lingua usata in quei racconti, molto diversa da quella del Gesù storico.
«La lingua risulta da una lunga meditazione del discepolo amato sulla vicenda del Maestro, propiziata dall’esperienza storica della Chiesa nascente. La forma del discorso testamentario ha modelli importanti nell’Antico Testamento: il più illuminante è quello offerto dai discorsi di Mosè morente raccolti in Deuteronomio. Anche in quel caso la lingua non è quella usata da Mosè stesso, ma è quella disposta dalla tradizione profetica, che interpreta la vicenda di Israele nella stagione monarchica. Molto importante tra tutti è anche la profezia di Geremia, che rilegge la storia dei quarant’anni del deserto idealizzandola».
Gli incontri di catechesi si terranno nella Basilica di San Simpliciano il lunedì alle ore 21,00.
Si comincia lunedì 15 novembre fino a lunedì 13 dicembre.