Il Decanato di Lecco mantiene vivo l’impegno per la Pace, ad alcune settimane di distanza dalla 51° Giornata Mondiale della Pace e dal relativo messaggio di Papa Francesco:“Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.
Quattro le azioni suggerite dal Pontefice nel Messaggio per offrire a richiedenti asilo, rifugiati, migranti e vittime di tratta la possibilità di trovare quella pace che stanno cercando. “Accogliere” ovvero l’esigenza di ampliare le possibilità di ingresso legale; “Proteggere” riconoscendo l’inviolabile dignità di coloro che fuggono da un pericolo reale per impedire il loro sfruttamento; “Promuovere”, assicurando l’acceso a tutti i livelli di istruzione e infine “Integrare” per una dinamica di arricchimento reciproco e di feconda collaborazione.
Queste parole sono state esposte nel cortile del Municipio di Lecco, grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale. L’Istallazione in polistirene è stata concepita e realizzata dall’artista italo – tunisino Raouf Gharbia, insieme a Rosella Atzori e Maria Fusina e sono le stesse “pietre” che hanno aperto la Marcia della Pace per le vie della città di Lecco, sabato 13 gennaio.
Le associazioni e i movimenti che hanno dato vita a quell’appuntamento, rinnovano ora l’invito per sabato 3 febbraio, al Cinema teatro Artesfera della parrocchia di Valmadrera. In cartellone il concerto recital di Marco Cagliani “Controccorente”. E’ il titolo del Cd incentrato contro il traffico d’armi e lo sfruttamento dei bambini soldato. Durante lo spettacolo verrà proiettato anche un’intervista ad un bambino soldato, mentre le canzoni del giovane brianzolo hanno già conquistato i favori del pubblico in una ventina di concerti del tour.
L’ingresso è ad offerta libera: il ricavato sarà interamente devoluto a favore della costruzione di un pozzo d’acqua nel villaggio di Sololo in Kenia, nella parte più a nord e desertica del paese.
A seguire questo villaggio, e in particolare i tanti bambini è l’Associazione “A força da partilha” (La forza della condivisione) onlus ideata da don Marco Tenderini, cappellano all’Ospedale Manzoni e alle carceri di Pescarenico.