Uno va nella casa diocesana di spiritualità cioè nella Villa S. Cuore di Tregasio di Triuggio perché risponde a un invito di Dio che lo attira a se.
Nel cuore di ogni uomo c’è infatti una nostalgia di Cielo, un forte desiderio di elevarsi verso Dio.
Ma poiché l’uomo non può salire e raggiungere Dio,ecco che Dio discende Lui nell’uomo con la venuta di Cristo nella realtà umana.
Ora Lui sta con noi, cammina con noi: nel cuore di ogni uomo c’è l’azzurro di Dio.
Il divino si abbassa per elevare l’uomo; si fa vicino ad ogni persona, che purtroppo, si era allontanato da Lui.
E’ evidente che noi, dobbiamo accoglierlo: svegliarci dal sonno alzarci e andarGli incontro.
C’è un movimento da fare verso l’Alto: “alzarsi”; c’è un contatto da attivare: con Lui; c’è una comunione di vita da realizzare: con il prossimo.
Dobbiamo viver da svegli, da persona alzata, cioè diritta, verticale, cioè protesa verso Dio.
Dobbiamo superare l’attrazione terrestre lasciandoci afferrare dall’ attrazione celeste.
I verbi della Risurrezione sono proprio i verbi della primavera, dell’aurora e della vita: svegliarsi, alzarsi, camminare.
Sono i verbi della nostra Pasqua, del nostro passaggio, del nostro continuo cambiamento in meglio.
Innalzati verso il Cielo: toccherai il Volto di Dio!
Ecco che cosa può essere per te Villa S. Cuore:
una pista di decollo verso l’Assoluto.