In questo contesto di pandemia che ancora condiziona le nostre giornate e la nostra vita quotidiana, siamo messi di fronte all’esigenza, come comunità cristiane, di proseguire la trasmissione della celebrazione della Santa Messa o di altri momenti di preghiera in streaming.
Se durante il periodo del lockdown questo è stato l’unico modo per consentire la visione da parte dei parrocchiani e si trattava di celebrazioni a cui partecipava un ridottissimo numero di persone (il celebrante, lettori, un ministrante, un cantore e poco di più), ora assistiamo alla trasmissione in streaming di celebrazioni che avvengono in presenza dei fedeli. In qualche caso si tratta di occasioni sporadiche e particolari (Sante Cresime, prime Sante Comunioni, feste patronali, ecc…) per le quali il contingentamento non consente la presenza di tutte le persone che desidererebbero partecipare; in altri casi si tratta delle Messe normali della parrocchia, che vengono trasmesse a beneficio di quanti – anziani o ammalati – non possono essere fisicamente presenti.
Come possiamo ben intuire, in queste situazioni andranno tenute presenti, oltre alle questioni più strettamente tecniche, anche altre di carattere normativo legate soprattutto al diritto alla riservatezza dei presenti. Per orientarsi in questo ambito l’Avvocatura diocesana ha predisposto un articolo di aggiornamento normativo contenente le indicazioni da seguire che qui sintetizziamo.
Innanzitutto si ricorda che la trasmissione della Santa Messa può avvenire esclusivamente in diretta: non è quindi possibile registrare la celebrazione e trasmetterla in un secondo momento. In secondo luogo va garantito il diritto di ogni fedele di poter partecipare senza comparire nella ripresa; andranno pertanto informati i presenti della trasmissione e sarà opportuno indicare una zona della chiesa nella quale non si verrà inquadrati (a questo scopo si consiglia normalmente di evitare di inquadrare l’assemblea). Particolare attenzione a questo riguardo per la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. Va data infatti adeguata informazione ai genitori e va consentita la possibilità, se richiesta, di ricevere il sacramento senza comparire nella diretta. Infine si indicano alcuni criteri da seguire qualora queste trasmissioni avvenissero attraverso i social network e va valutata l’opportunità di mantenere disponibili le registrazioni dopo la trasmissione.
Nel rimandare al testo integrale della nota, segnaliamo anche i cinque video tutorial con alcuni consigli tecnici per la realizzazione delle riprese delle celebrazioni. Buone “Messe in onda” a tutti.