Carissimi presbiteri, diaconi, catechiste e catechisti, rappresentanti delle Comunità educanti parrocchiali, membri dei Consigli Pastorali, un cordiale saluto. Desidero condividere con voi alcune indicazioni e disposizioni che ci aiutino a ben celebrare, come è avvenuto lo scorso anno pastorale, i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana anche nel tempo complicato che stiamo vivendo.
1. Anche quest’anno, pur con molte difficoltà, il percorso dei ragazzi con le loro famiglie si sta attuando attraverso i molteplici elementi dell’itinerario diocesano:
a.gli incontri di catechesi in presenza o on line: anche questa modalità, pur nella sua evidente differenza e pur con i limiti che essa manifesta rispetto alla catechesi in presenza, è adeguata a garantire un effettivo cammino dei ragazzi, soprattutto quando è attuata in forma realmente interattiva, secondo le potenzialità che offrono le piattaforme e le applicazioni digitali;
b.le altre forme di accompagnamento: la celebrazione domestica della grazia di Dio nell’ascolto della Parola e nella preghiera; la valorizzazione delle famiglie secondo la responsabilità battesimale dei genitori e la loro relazione con la comunità educante e i catechisti;
c.l’invito a partecipare alla celebrazione eucaristica domenicale con modalità diversificate e creative, anche se la risposta non è sempre in linea con le attese.
2.La situazione di emergenza che stiamo vivendo chiede di essere affrontata come tale, senza pretendere di risolvere difficoltà di lungo corso (partecipazione alla Messa domenicale, coinvolgimento dei genitori…) con decisioni affrettate: in nome di un “ottimo” idealizzato o raggiungibile solo in futuro si rischia di impedire di raggiungere un “bene possibile” ora. Perciò, in vista della celebrazione dei sacramenti dei ragazzi, è buona cosa tenere presente il loro bene spirituale che chiede di non rimandare eccessivamente e senza valide ragioni la ricezione del dono sacramentale. Non dobbiamo programmare le celebrazioni senza aver valutato lo svolgimento del percorso formativo compiuto, ma senza esigere un recupero meramente formale degli incontri perduti.
3.La celebrazione della Prima Comunione e della Cresima, secondo le indicazioni previste nel percorso diocesano “Con Te!”, può avvenire sia nel tempo pasquale di quest’anno pastorale sia prima dell’Avvento del prossimo.
4.Nel rispetto delle disposizioni diocesane, si eviti di accorpare la Prima Comunione e la Cresima in un’unica celebrazione.
5.Essendo ridotta la capienza delle chiese, per non moltiplicare eccessivamente i turni per la celebrazione della Cresima, si aiutino le famiglie ad accogliere l’indicazione di una partecipazione limitata allo stretto nucleo familiare; e si provveda a garantire, dove possibile, la trasmissione in streaming della celebrazione. Si valuti anche la possibilità di celebrazioni all’aperto.
6.Per ovviare all’impossibilità di soddisfare ad una massiccia richiesta di ministri ordinari e straordinari per la celebrazione della Cresima, si estenderà ancora per questo anno solare la facoltà di amministrare il sacramento ai parroci. Pertanto, dopo aver verificato che non ci sia disponibilità di ministri ordinari e straordinari, i parroci privi di ministro, a partire da tre settimane prima della celebrazione prevista, presenteranno la richiesta della facoltà alla Segreteria diocesana per i ministri della confermazione (cresime@diocesi.milano.it), precisando date, orari e numero di cresimandi. Come accade nel resto della Chiesa latina, i parroci non faranno uso di alcuna insegna.
7.Per quanto riguarda le modalità celebrative, in specie quelle legate alle norme igienico-sanitarie, si seguano le indicazioni diocesane, aggiornate al momento della celebrazione.
Ringraziandovi per la dedizione creativa al bene dei ragazzi e delle loro famiglie, invoco la benedizione del Signore.