Era previsto per domenica 29 novembre in Duomo, ma naturalmente il nuovo lockdown ha reso impraticabile l’ipotesi di un incontro delle Corali della Diocesi con l’Arcivescovo, come racconta don Riccardo Miolo: «L’incontro in Duomo prevedeva già una modalità abbastanza limitante. Infatti vi sarebbe stato un solo coro-guida: quello, molto preparato, di Muggiò, che aveva accolto con entusiasmo la proposta. A fine settembre – inizio ottobre avevamo mandato gli spartiti da studiare a tutti i coristi, che avrebbero partecipato alla Messa con distanziamento e mascherina. Ora, come prevede il protocollo dell’Avvocatura, il coro non ci potrà essere. Avremo quindi solo tre voci cantanti, ma all’assemblea i coristi, se vogliono, possono partecipare comunque come semplici fedeli, anche perché non avranno avuto l’occasione di studiare i brani, in quanto i cori non possono provare da qualche settimana. Questo renderà più piena, bella e partecipata la celebrazione eucaristica della III domenica di Avvento ambrosiano, in cui entrerà in vigore in Diocesi la nuova edizione del Messale romano. Sarà l’occasione per cantare, per la prima volta tutti insieme, il Padre nostro secondo la melodia tradizionale ambrosiana con le nuove espressioni. Si erano iscritte più di 200 persone, che per questi tempi è già un buon numero: per tutti loro e per altri che volessero aggiungersi, l’invito è aperto. Il Duomo, come sappiamo, può contenere fino a 600 persone. Mi piace sottolineare che il lockdown, come mi raccontano alcuni parroci, ha fatto sì che gli animatori musicali prendessero necessariamente in mano il foglietto della Messa e quanto il Servizio diocesano propone tutte le domeniche. Ciascuno ha così scoperto che sono proposte accessibili a ogni comunità. Il nostro lavoro è sempre frutto della scelta di un’équipe, di un gruppo che si trova, che pensa, che elabora, che prova a essere attento varie esigenze e richieste provenienti dalla base».