Domenica 30 luglio, alle 20.15, Villa Paradeisos ospiterà, per la prima volta in Italia, due giorni prima di essere eseguita in Vaticano e presentata a Papa Francesco, l’Opera Takayama Ukon – il Re Beato – o la spada o l’amore.
Villa Paradeisos è stata scelta dalla Società Opera di Tokyo perché la bellezza e unicità del suo parco e del suo giardino giapponese, un’opera d’arte secondo i canoni nipponici, sono ben noti al pubblico del Giappone, essendo stata filmata da numerose catene televisive nazionali, una delle quali ha girato anche un film sulla famiglia Cremante-Ueda.
Inoltre, dallo scorso anno, Villa Paradeisos si è data la missione di rappresentare un ponte tra le culture occidentali e orientali del mondo, aprendo le porte al pubblico; rappresentando e illustrando elementi topici delle civiltà orientali come la cerimonia del tè, le arti marziali, l’ikebana, il sushi, lo joga; avviando progetti specifici per le aziende che vogliono interagire e integrarsi nelle economie dell’Asia; rappresentando un attrattore, proprio a Varese che un secolo fa era meta primaria del turismo internazionale, per un pubblico e un turismo globale che sempre più selezionano le bellezze naturali, l’estetica e la civiltà del territorio, il sincretismo tra le culture.
Il protagonista dell’Opera, il Principe Takayama Ukon, rappresenta in se stesso questo incontro-scontro. Daimyo convertito al cristianesimo, ma di profonda educazione nell’etica dei samurai, il Bushido, cioè lo stile di vita e il codice di condotta giapponese che potremmo avvicinare al concetto europeo di cavalleria (o a quello romano del mos maiorum), Ukon è in profondo conflitto interiore, lotta come guerriero prima da una parte e poi dall’altra, e alla fine viene illuminato da una verità ancora oggi attualissima: la spada produce morte, il conflitto annienta e non crea, il messaggio vero è l’armonia e la pace. Armonia, concetto orientale; pace, concetto occidentale.
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