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21 novembre

Un libro bianco per il welfare responsabile

Martedì 21 novembre, in Università Cattolica, sarà presentato il volume di Vita e Pensiero, esito di un percorso di ricerca a cui hanno partecipato studiosi di diverse università italiane. Intervengono, tra gli altri, il rettore Franco Anelli, monsignor Luca Bressan e Giuseppe Guzzetti.

21 Novembre 2017
Il chiostro dell'Università Cattolica

Un libro bianco sul welfare responsabile per rispondere ai nuovi bisogni delle persone e delle comunità. Con un obiettivo: costituire una proposta concreta alla crisi dell’attuale stato sociale. A realizzarlo un gruppo di studiosi di diversi atenei italiani – Università Cà Foscari di Venezia, Università di Bergamo, Università di Torino, Università Statale di Milano, Università di Milano-Bicocca, Università Cattolica con la funzione di ente capofila – con il sostegno della Congrega della Carità Apostolica di Brescia e della Fondazione Moneta di Milano.

La proposta – raccolta nel volume della casa editrice Vita e Pensiero intitolato Welfare responsabile, a cura di Vincenzo Cesareo – sarà presentata e discussa martedì 21 novembre alle 14.30 nella Cripta Aula Magna dell’Università Cattolica, nel corso del convegno nazionale “Welfare responsabile. Per un’ibridazione tra istituzioni, aziende e terzo settore”. Interverranno autorevoli esponenti del mondo delle istituzioni pubbliche, del privato for profit e non profit. Tra gli altri, parteciperanno l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera; Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo; Massimo Bottelli, direttore Settore lavoro welfare e capitale umano di Assolombarda; Paola Gilardoni, segretario regionale di Cisl Lombardia; Francesca Rizzi, ceo di Jointly; Fabio Streliotto, co-fondatore di Innova srl; Luciano Balbo, presidente di Oltre Venture; Daniele Conti, presidente della Fondazione San Carlo; Romano Guerinoni, direttore Generale della Fondazione Welfare Ambrosiano.

L’idea di fondo è individuare delle sinergie tra welfare municipale, aziendale e comunitario adottando una logica fondata sull’et-et, cioè che intende valorizzare le specificità e le potenzialità dei diversi soggetti che già ora concorrono al welfare; della possibilità di metterli in rete per creare uno spazio sociale di prossimità nel quale trovare le risposte ai bisogni dei cittadini e delle famiglie; del modello di governance che meglio può favorire la cooperazione; delle risorse che possono essere attivate.

Il convegno di Milano costituisce uno di una serie di incontri che si effettueranno in diverse città italiane per affrontare tematiche specificare al fine di definire più dettagliatamente la proposta di “Welfare responsabile”: sono già in calendario presentazioni nelle città di Bergamo, Roma, Bologna, Bari, Torino, Venezia, Napoli. Inoltre è previsto anche un confronto a livello europeo.

I lavori si concluderanno entro il 2018 con la pubblicazione della proposta dettagliata in chiave operativa.