Giovedì 17 gennaio, alle 21, al Centro San Fedele (Piazza San Fedele, 4 – Sala Ricci) di Milano, nuovo appuntamento del cammino per giovani coppie all’interno del ciclo di conferenze 2018-19 “Un progetto che si chiama desiderio”. A guidarlo sarà Franco Riva, filosofo dell’Università Cattolica di Milano
L’incontro
Non viene mai il sospetto di vivere in modo surreale, schiavi «dell’imperativo generale che ti porta a consumare e dunque a lavorare solo per il privilegio di consumare, tutti prigionieri di un sistema per cui lavori, produci, consumi» (J.Kerouac)? Un sistema che non lascia scampo, che tifa credere di poter essere libero e felice a comando, nei ritagli di tempo? Sistema che punta a consumare tutto, perfino se stessi, nella lotta eterna di tempi liberi e occupati? Dove tutto è travolto. Tutto si affolla e si riempie. Tutto si svuota e perde di significato, sia nell’obbligo di lavorare per consumare che in quello di consumare per lavorare.
Da una parte e dall’altra. Per il tempo occupato e per il tempo libero. Per il lavoro e per la festa.Per reggere, il sistema prevede di essere infelici di qua e di là. Nel lavoro manca la festa, nella festa il lavoro. Nella professione i rapporti, nei rapporti la professione. Nella razionalità l’affetto, nell’affetto la razionalità. Nella vita la morte, nella morte la vita senza però sapere più dove stiano, quali, cosa siano esattamente,vita e morte.
Finché c’è lavoro, finché c’è festa. Finché il lavoro è il contrario della festa e la festa il contrario del lavoro, l’essere occupati dell’essere liberi e viceversa. Finché responsabilità, solidarietà, e rapporti si rintanano in rifugi più o meno privati, più o meno amorevoli, più o meno liberi. Finché i tempi, le logiche restano opposte e incompatibili. Finché la festa e il rito accettano le gabbie di pause igieniche e funzionali, di valvole di sfogo e di recupero. Chissà poi di che cosa.
L’astuzia riesce. Finché tutto ruota intorno al perno dell’io, della sua felicità.Finché l’altro è ridotto – quando va bene – a un’appendice della propria felicità. Mentre però si resta infelici, in prima persona, da una parte e dall’altra.
Relatore:
Franco Riva è professore ordinario all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Filosofia morale, Etica ed Etica sociale nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Filosofo e saggista, è presente nel dibattito pubblico con numerosi volumi per i quali ha ottenuto diversi premi. Tra gli ultimi libri: Filosofia del cibo (2015), Il mito della relazione (2016), La domanda di Caino. Male, Perdono,Fraternità (2016), Non rubare (2017), Dire di no. Feticci della democrazia (2018), Filosofia del viaggio (2018), Corruzione (2018).
L’ingresso è libero.
Maggiori informazioni sul sito http://www.centrogiovanicoppiesanfedele.it/