Il 7 ottobre, a poco più di un anno dal sisma che ha sconvolto il centro Italia, è stato inaugurato ad Arquata del Tronto il centro polivalente Agorà, voluto da mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, per ridare agli abitanti del posto un luogo di aggregazione ed ospitalità dove ritrovarsi e far ripartire la vita sociale della popolazione.
Il centro è stato realizzato grazie al sostegno della Caritas Italiana mentre i Missionari Cappuccini di Milano, con le offerte dei milanesi, hanno sostenuto i costi per l’allestimento della sala multimediale. L’emergenza iniziale è terminata, ma non certo il bisogno di sostegno alla gente che continua a vivere in situazioni di estrema precarietà.
Per questo i Missionari Cappuccini riprendono a organizzare eventi di solidarietà.
Primo appuntamento, domenica prossima 22 ottobre: riapre lo spazio espositivo “Occamissioni” in p.le Cimitero Maggiore 5 a Milano. Qui tutte le domeniche fino al 17 dicembre dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30 oltre a mobili in arte povera ed oggettistica etnica si potranno trovare salumi, formaggi, miele e legumi di Norcia per continuare a sostenere l’economia dell’Umbria e delle Marche.
La struttura di Arquata è stata edificata con materiali in bioedilizia, secondo i canoni antisismici, e si presenta su due piani: al primo piano sono presenti diverse camere con servizi, che già ospitano alcune famiglie di sfollati in attesa dell’assegnazione delle casette; al piano terra sono presenti la sala multiuso per le attività sociali e ricreative e uno spazio adibito alla ristorazione.
Il centro è gestito dall’associazione “Rinascimento” in collaborazione con le parrocchie di Arquata del Tronto e delle sue 12 frazioni. Con queste parole mons. Giovanni D’Ercole lo ha ufficialmente consegnato alla comunità: “Ecco, noi lo abbiamo fatto: ora è vostro, è un dono che viene dalle parrocchie di Italia e di Europa perché possa darvi speranza, così che voi cominciate a gestirlo come volete, già come adesso avviene. Fatene un centro di rinascita e di speranza. In questo centro ospitiamo già i terremotati che hanno la scuola a due passi. Qui, lavorano già alcuni terremotati. È veramente un centro che fin dall’inizio abbiamo voluto fosse la possibilità anche per la ripresa economica di questa zona”.
Ai Missionari Cappuccini è stata consegnata una targa che riporta l’iscrizione: “Dio ricompensi la vostra solidarietà” e questo messaggio i Missionari Cappuccini lo vogliono riproporre ad ognuno dei milanesi, che con generosità hanno permesso di portare aiuto ai fratelli terremotati, fin dai primi momenti dopo il sisma. Insieme con la cittadinanza in oltre un anno di attività, le donazioni hanno raggiunto i 250 mila euro interamente devoluti. Oltre al centro di Arquata, ecco gli altri progetti sostenuti:
-Struttura in legno di Pietralta (Ascoli Piceno), luogo di incontro per le attività religiose e culturali.
-Aiuto diretto a famiglie terremotate: fra le tante richieste di aiuto avanzate dalle famiglie in difficoltà, i Missionari Cappuccini si sono occupati del sostegno di 5 nuclei pagando direttamente le spese sanitarie, gli interventi edili e altre necessità urgenti.
– 32 bancali alla Caritas di Rieti: dopo l’abbondante nevicata e l’ulteriore sisma del 19 gennaio la Caritas diocesana di Rieti ha fatto giungere ai Cappuccini la richiesta di viveri e coperte che sono stati consegnati in 32 bancali (20 di coperte e 12 di generi alimentari) già mercoledì 25 gennaio.
-Trasporto di una turbina spalaneve: quando una turbina necessaria per spostare la neve in alcune frazioni isolate della Diocesi è stata localizzata a Rimini, i Missionari Cappuccini si sono occupati di assorbire i costi per la presa incarico e il trasporto ad Ascoli Piceno.
-Aziende di Norcia: i frati hanno aiutato 4 aziende agricole di Norcia fortemente danneggiate dal terremoto acquistando i loro prodotti e rivendendoli ai mercatini solidali.
-20 bancali alla Diocesi di Ascoli Piceno: il 2 giugno i Missionari Cappuccini hanno consegnato personalmente alla Diocesi di Ascoli Piceno 20 bancali di vestiti estivi, generi per l’igiene personale e derrate alimentari destinate alle famiglie senza casa né lavoro. Inoltre il confratello fra Massimiliano Laini si è stabilito proprio ad Amatrice in una piccola comunità di missionari per stare vicino alla popolazione nel lento cammino di ripresa.