Per molti anni, le nostre comunità hanno utilizzato strumenti cartacei per diffondere informazioni: locandine, avvisi, bollettini. Con l’avvento delle tecnologie digitali, abbiamo gradualmente integrato questi mezzi con nuovi strumenti come siti web, mailing list e social network, creando una doppia linea di comunicazione.
Oggi, però, esiste una soluzione che permette di unire questi due mondi – il cartaceo e il digitale – con semplicità e efficacia. Quante volte ci capita di voler inserire su un bollettino un link per un’iscrizione online o rimandare a un video? Spesso, però, trascrivere lunghi indirizzi web su supporti cartacei non risulta pratico né facile da memorizzare.
La risposta a questo problema ci viene fornita da una tecnologia nata negli anni ’90 per le esigenze dell’industria automobilistica: il codice QR (Quick Response). Questo codice a barre evoluto consente di memorizzare un’ampia quantità di informazioni in uno spazio molto ridotto, fino a 7000 caratteri numerici o 4000 alfanumerici. Generare un codice QR è facile grazie a vari strumenti online gratuiti, e decodificarlo lo è altrettanto: basta inquadrarlo con la fotocamera di uno smartphone per accedere immediatamente al contenuto.
Utilizzi pastorali del codice QR
Le applicazioni di questo strumento nella pastorale sono molteplici e potenzialmente illimitate. Se volessimo indicare qualche esempio potremmo partire dai testi delle celebrazioni. Molte parrocchie hanno sostituito il foglio dei canti con un codice QR posto all’ingresso della chiesa, che rimanda direttamente alla pagina web con i testi della celebrazione. Questo permette di risparmiare carta e di aggiornare i contenuti in tempo reale. Può tornare utile inoltre per le iscrizioni agli eventi: un codice QR inserito su una locandina consente di facilitare l’iscrizione a eventi online o in presenza, senza la necessità di digitare lunghi indirizzi web. Può essere comodo anche per condividere del materiale di approfondimento. Su bollettini o fogli parrocchiali, i codici QR possono rimandare a video, testimonianze o altri materiali di approfondimento che non trovano spazio sul formato cartaceo. In diverse occasioni viene sfruttato per fornire informazioni pratiche, i codici QR posizionati all’esterno o all’interno delle chiese possono offrire ai fedeli informazioni sugli orari delle celebrazioni, i contatti parrocchiali o le iniziative in corso, garantendo un accesso facile e immediato. Si possono sfuttare anche per catechesi e formazione, nel materiale catechistico, i codici QR possono essere utilizzati per collegare testi scritti con contenuti multimediali come video o risorse online, creando un’esperienza formativa più dinamica e coinvolgente. Infine sono molto comodi per organizzare delle attività interattive. Per l’animazione, ad esempio, si può pensare di utilizzare i codici QR in maniera creativa, ad esempio organizzando una “caccia al tesoro” digitale con indizi distribuiti in forma di codici QR, che portano i partecipanti a scoprire nuovi contenuti o messaggi.
Attenzioni pratiche
Anche se l’uso del codice QR è ormai diffuso e sempre più persone sono abituate a utilizzarlo, è comunque importante prestare attenzione a due aspetti pratici. Il primo riguarda la qualità di stampa, il codice QR deve essere stampato in modo nitido, con una buona definizione e una dimensione adeguata affinché sia facilmente leggibile dalla fotocamera di uno smartphone, il secondo invece riguarda il posizionamento bisogna infatti evitare di posizionare più codici QR troppo vicini tra loro, per evitare che gli utenti abbiano difficoltà a selezionare il contenuto corretto.
Conclusioni
Il codice QR rappresenta una soluzione semplice e versatile per connettere il mondo cartaceo e quello digitale, rendendo la comunicazione pastorale più interattiva e accessibile. Con pochi accorgimenti, possiamo utilizzarlo per arricchire la nostra pastorale con nuovi strumenti, facilitando la partecipazione e l’accesso alle informazioni per la comunità.
Buona integrazione tra cartaceo e digitale!