«Come fa una canzone, scritta quasi per caso, a diventare l’inno di una città? Ci vogliono almeno tre ingredienti: un bravo compositore, una soubrette di talento e una città operosa e in pieno fermento. Per O mia bèla Madonina c’erano proprio tutti: Giovanni D’Anzi, Linda Pini e Milano».
Dopo il successo della guida “A Milano con Verdi/Around Milan with Giuseppe Verdi”, Giancarla Moscatelli torna in libreria con “O mia bèla Madonina – Storia dell’inno di Milano e del suo cantore Giovanni d’Anzi”, Edizioni Curci.
Sabato 3 marzo, alle 17, l’autrice lo presenterà presso la Biblioteca di Bresso.
Il suo nuovo libro delinea un vivido ritratto del compositore (1906 – 1974) e racconta com’è nata la canzone simbolo dei milanesi. E’ un testo dal taglio piacevolmente divulgativo – cifra caratteristica dell’autrice, anche nelle sue affollate conferenze sulla storia musicale meneghina – e fa rivivere l’atmosfera degli anni Trenta attraverso una miriade di splendide immagini d’archivio, di preziose informazioni storiche e di gustosi aneddoti di costume.
«Perché O mia bèla Madonina era ed è la canzone di Milano, suonata, conosciuta e cantata ancora da generazioni di milanesi di nascita o di adozione. La Madonnina è il simbolo della città, in un certo senso incarna lo spirito di unità e sacrificio che ha da sempre animato la comunità milanese. Sotto di lei si sono ritrovate tante persone che hanno sperato in nuove opportunità, inseguito i propri sogni, cercato e messo radici, plasmando il volto della città che oggi conosciamo».
(Anteprima da sfogliare)
3 marzo
«O mia bèla Madonnina»: a Bresso presentazione con l’autrice
Dopo il successo della guida “A Milano con Verdi/Around Milan with Giuseppe Verdi”, Giancarla Moscatelli torna in libreria con un libro sulla storia dell’inno di Milano e del suo cantore Giovanni d’Anzi" (Edizioni Curci) che presenterà sabato 3 presso la Biblioteca Comunale di Bresso