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29 settembre

Milano: al Centro “Vismara-Don Gnocchi” Open Day per i corsi di attività motoria inclusiva per bambini e ragazzi

Una giornata di sport inclusivo per tutta la famiglia: l’iniziativa fa seguito al tradizionale Centro estivo inclusivo che si svolge ogni estate al “Vismara"

29 Settembre 2018
Disabili Don Carlo Gnocchi centro di Milano 2004

Sabato 29 settembre, dalle ore 10 alle 12, è in programma al Centro “Vismara-Fondazione Don Gnocchi” di Milano (via dei Missaglia, 117 – zona sud della città) una giornata di sport inclusivo per tutta la famiglia. Si terrà infatti un “Open Day” dedicato alla quarta edizione dei corsi di attività motoria inclusiva promossi dalla Fondazione Don Gnocchi e dal Csi.

I bambini, dai tre anni in su, potranno cimentarsi nelle diverse attività proposte per la nuova stagione 2018-2019 , con prove di giocayoga, danza creativa, benessere in movimento (per adulti), baskin, danza naturale, rugby dei piccoli, indoor rowing, calcio, judo, tennis, avviamento all’atletica e pallavolo.

Nel corso dell’Open day i genitori potranno ricevere tutte le informazioni e anche procedere con l’iscrizione ai vari corsi (un allenamento alla settimana), che avranno inizio dal prossimo 9 ottobre. I corsi sono aperti a bambini e ragazzi con disabilità e non, in un insieme di buone prassi motorio-sportive, attente alla crescita delle autonomie individuali e di gruppo, allo sviluppo di un livello di socialità e di capacità relazionale alta, alla produzione di livelli sempre più ricchi di coesione e inclusione sociale.

«I nostri corsi – sottolinea don Mauro Santoro, assistente spirituale del Centro “Vismara-Don Gnocchi” – non sono solamente per i bambini con fragilità e disabilità. Sappiamo bene che, a questo punto dell’anno, tanti ragazzi si sono già iscritti ai corsi sportivi che il nostro territorio mette a disposizione e che sono stati già avviati. Ma che bello sarebbe se questi ragazzi, oltre allo sport in un determinata società, potessero sperimentarsi in questa sfida dell’inclusione. Si tratta di un’ora alla settimana, ma i benefici, col tempo, potrebbero essere notevoli, per tutti! Ovviamente è difficile che l’iniziativa possa partire dai ragazzi stessi e perciò penso che più che mai sia indispensabile un intervento di sensibilizzazione da parte dei genitori. Se vogliamo davvero creare una nuova cultura, è indispensabile fare educazione».

L’iniziativa fa seguito al tradizionale Centro estivo inclusivo che si svolge ogni estate al “Vismara”: «Siamo mossi – aggiunge don Mauro Santoro – dal desiderio di costruire una reale cultura dell’inclusione, non semplicemente parlandone, ma facendo e utilizzando l’attività motoria come dimensione qualificante del tempo libero dei nostri ragazzi. Creare cultura vuol dire far diventare una cosa eccezionale una prassi normale e le parole di un’operatrice teatrale che abbiamo incontrato durante una delle gite della scorsa estate (“Non ho mai visto un gruppo in cui i bambini e ragazzi con disabilità interagiscono con tutti gli altri come se fosse una cosa normale!”) testimoniano che un po’ ci stiamo riuscendo: può diventare una cosa normale vedere bambini e ragazzi con disabilità e particolari fragilità interagire con i propri pari senza che questo venga visto come qualcosa di particolarmente straordinario. Il nostro sogno è che fra qualche anno non ci sia più bisogno di usare il termine inclusione, ma semplicemente comunione».