Secondo recenti studi, nelle aree industrializzate come la Lombardia l’incidenza delle sindromi dello spettro autistico sul totale della popolazione è arrivata a 1 persona su 68.
Un pomeriggio di incontri dedicati al tema dell’autismo per raccontare esperienze di consapevolezza e fornire gli strumenti per un inserimento possibile a partire da una diffusa sensibilità collettiva sul tema. Il 29 marzo, su iniziativa dell’associazione “Portami per mano”, in collaborazione con Aiutiamoli, Fondazione Sacra famiglia e Uniti per l’autismo si svolgerà l’evento “Mai più soli! Per mano oltre il labirinto dell’autismo” cui parteciperà il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il cantante Elio, in prima linea per i diritti delle persone con autismo.
«Mai più soli è un titolo, ma anche l’obiettivo a cui tendiamo», afferma Mariacristina Arrigoni, vicepresidente di Portami per Mano. «Vogliamo infatti condividere, con tutta la città, reali possibilità di inclusione, sostegno e accoglienza a chi vive questa condizione, mostrando come è possibile concretamente non essere soli nel labirinto dell’autismo». A questa chiamata hanno risposto il Comune di Milano, che ha concesso il patrocinio, Fondazione Cariplo e Opera San Francesco, oltre all’Orchestra di via Padova che sarà protagonista di un momento musicale a conclusione del pomeriggio.
Fondazione Cariplo, che da sempre promuove interventi per favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità, testimonia l’impegno verso una cultura dell’inclusione possibile. «Le persone, le famiglie devono stare al centro delle politiche sociali. Possiamo dar vita ad un nuovo modello di welfare che sostenga le persone e le famiglie che si trovano spesso senza punti di riferimento. Crediamo in quello che abbiamo definito un nuovo welfare di comunità, dove accanto a risorse economiche si riattivino le relazioni, chiave e punto di partenza per la soluzione dei problemi», dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. «Le famiglie si sentono isolate. Hanno invece bisogno di sentirsi dentro una comunità che include e che porta conforto. Si possono attivare migliaia di persone che a partire dalle comunità locali, con il supporto fondamentale del settore Pubblico, si prendono cura dei problemi delle famiglie. Sta accadendo con l’esperienza Welfare in azione dove il Pubblico, insieme al privato e privato sociale, sta costruendo un nuovo modello sociale capace di coinvolgere tutti. Questo evento ne è un esempio, e dimostra quanto anche la cultura possa essere un potente fattore di coesione soprattutto nelle periferie, tema per noi importante e dove siamo in prima linea con la Città intorno, per riattivare le comunità che ci vivono affinché tutti si sentano non solo protagonisti, ma anche ascoltati e compresi di fronte ai problemi di un welfare che arretra. Dobbiamo ritrovare la capacità di essere d’aiuto e solidali con chi vive sul pianerottolo davanti al nostro appartamento».
Va in questa direzione la testimonianza di Elio, genitore di un bimbo autistico e testimonial di Uniti per l’autismo: «Le famiglie di persone con autismo vanno aiutate e sostenute, non si può più aspettare. In assenza di iniziative da parte del governo nazionale, spero che sarà ancora una volta Milano a indicare la strada». A Elio fa eco Cristina Finazzi, portavoce di Uniti per l’Autismo che in questa occasione annuncia «l’avvio di un progetto pilota per la creazione di un’equipe multidisciplinare per la presa in carico delle persone autistiche, come previsto alla legge 15/2016 regionale, in collaborazione con l’Istituto di ricerca Besta presieduto dal dottor Andrea Gambini».
Focus della giornata sarà la tavola rotonda – moderata dal giornalista di Telelombardia Mimmo Pesce – in cui verrà raccontata la storia di Masha, 25 anni, una ragazza con autismo inserita presso la nota azienda di giochi da tavolo Ravensburger grazie all’accompagnamento del servizio Counseling della Fondazione Sacra Famiglia, diretto dal prof. Lucio Moderato. «Sull’autismo girano troppe fake news, come quella per cui le persone autistiche non siano in grado di lavorare», puntualizza Moderato. «Se adeguatamente seguite e supportate, invece, queste persone diventano eccellenti lavoratori, vere risorse per le aziende che scommettono su di loro».
In questo contesto si inserisce il progetto Biblioteche Aperte, elaborato dalle associazioni Portami per mano e Aiutiamoli con la psicoterapeuta Claudia Giangregorio, che si propone di sviluppare nella città di Milano, in collaborazione con il Servizio bibliotecario cittadino, modelli e pratiche di inserimento lavorativo grazie a due momenti. Book and baby, spazi di gioco e confronto, in biblioteca, fra bambini e ragazzi portatori di bisogni speciali e non, e Book and go, innovativo servizio di prestito bibliotecario in piazza erogato da persone con disabilità e autismo insieme agli operatori.
Il pomeriggio si concluderà con un momento gioioso e musicale grazie al concerto dell’Orchestra di via Padova, progetto musicale multiculturale nato nel 2006 su iniziativa di Massimo Latronico e che oggi conta circa 20 elementi provenienti da Marocco, Perù, Serbia, Cuba, solo per citare alcuni paesi.
Opera San Francesco, attiva ogni giorno dalla parte dei più deboli, offre il proprio supporto a chi è in difficoltà attraverso gesti di aiuto concreti, oltre che di ascolto e vicinanza.
29 Marzo ore 17, Centro Congressi Fondazione Cariplo, via Romagnosi 8.
L’accesso all’evento è libero previa registrazione: maipiusoli@portamipermano.it