In occasione del 20° Anniversario del Coro Sinfonico e nella ricorrenza del 150° Anniversario della morte di Gioachino Rossini, laVerdi propone in Auditorium il capolavoro sacro del grande compositore pesarese con la sua Orchestra (diretta per l’occasione da Claus Peter Flor) e il suo Coro sinfonico (diretto da Erina Gambarini).
La scelta del brano che celebra i 20 anni dalla nascita del Coro sinfonico è anche un omaggio al Maestro Romano Gandolfi, fondatore nel 1998 del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi e punto di riferimento imprescindibile nel panorama musicale e culturale internazionale dagli anni ’60 fino alla sua scomparsa, il 18 febbraio 2006 a Medesano (Parma), a 72 anni. Maestro del Coro del Teatro Colon di Buenos Aires dal 1968 al 1970 e dal 1971 al 1983 del Coro del Teatro alla Scala di Milano, Gandolfi amava molto lo Stabat Mater di Rossini, che aveva portato tra l’altro al Festival delle Canarie nel gennaio 2004. Accolto fin dalla sua prima esecuzione nel 1842 come uno dei vertici più alti mai toccati nella storia della musica sacra, lo Stabat Mater di Gioachino Rossini, per il suo gusto scenico e la sua espressività intima ed immediata, rappresenta ancora oggi un irripetibile compromesso fra teatralità e spiritualità. Al capolavoro rossiniano sarà affiancata l’esecuzione della Sinfonia n.44 in Mi minore conosciuta come Sinfonia funebre di Haydn.
Il terzo appuntamento della Stagione sinfonica 2018-19 è realizzato in collaborazione con Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival. Da questa fucina di talenti provengono le voci soliste impegnate sul palco dell’Auditorium: il soprano Francesca Tassinari, il mezzosoprano Valeria Girardello, il tenore Shanul Sharma e il basso Roberto Lorenzi.
Venerdì 12 ottobre, alle 18.00, presso l’Auditorium, si terrà la Conferenza introduttiva al concerto.
Foyer della balconata
“Il sentimento musicale del sacro”
Relatori: Eugenio Della Chiara e Matteo Marni
(Biglietti: Serie Mahler 52,00/20,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3;
on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Programma:
Franz Joseph Haydn Sinfonia n. 44 in Mi minore “Trauer Symphonie” (Sinfonia Funebre)
Delle oltre cento Sinfonie di Haydn, la Trauersymphonie è forse una delle più note: pubblicata nel 1772 fu composta probabilmente due o tre anni prima e costituisce una delle vette del periodo Sturm und Drang del musicista, luminoso esempio di introiezione e successivo superamento della lezione di Bach e Händel e delle esperienze dei compositori appartenenti alla Prima Scuola di Vienna. Nello stesso periodo Haydn scrisse anche la celebre Abshiedsymphonie n.45 (Sinfonia degli addii): le due opere sono accumunate dalla medesima rivoluzionaria concezione musicale che dà l’avvio allo stile classico viennese e dalla medesima intensa forza espressiva.
Quanto al titolo Sinfonia funebre, gli storici sono in disaccordo: c‘è chi sostiene che derivi dal fatto che il compositore stesso abbia espresso il desiderio che il terzo movimento fosse eseguito al suo funerale e chi sostiene invece che il nome sia stato dato successivamente nel XIX secolo.
Gioachino Rossini – Stabat Mater
La sequenza dello Stabat Mater – tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi – è stata musicata in molteplici occasioni nel corso dei secoli. Rossini affrontò questo testo a più riprese: la prima stesura del 1833 fu completata da alcuni numeri composti da Tadolini, mentre la forma attuale risale al 1842.
Poche settimane dopo la prima di Parigi (il 7 gennaio 1842) lo Stabat Mater venne eseguito a Bologna, sotto la direzione di Donizetti e riscosse un grande successo, anche se non mancarono comunque i detrattori che accusarono Rossini di avere inquadrato la sequenza dello Stabat Mater in un’ottica troppo teatrale, a scapito della componente mistica del soggetto.
“Ma anche volendo leggere alcuni frangenti dello Stabat Mater in un’ottica essenzialmente teatrale, il contenuto spirituale dell’opera non verrebbe certo meno; Rossini ha scelto di musicare la sequenza sacra senza rinunciare al suo peculiare linguaggio, un linguaggio giunto peraltro al massimo punto di maturazione. L’operista pesarese ha semplicemente scelto di abitare il testo di Jacopone da Todi con il suo modo di vivere la musica compiendo una scelta coraggiosa e sincera che ha fatto di questo Stabat Mater un lavoro unico nel panorama della musica sacra di ogni epoca” (Eugenio Della Chiara)
Biografie
Claus Peter Flor, Direttore
Riconosciuto a livello mondiale quale direttore dall’istintivo ed incisivo talento musicale, Claus Peter Flor ha costruito una prestigiosa carriera internazionale. È apprezzato per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-tedesco (Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms, Schumann e Mendelssohn), delle opere di Shostakovich ed ha una particolare affinità con il repertorio ceco di Dvorak e Suk di cui ha inciso molti brani durante il suo incarico di Direttore Principale della Malaysian Philharmonic. Il M° Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino nella sua città natale e a Weimar, prima di concentrarsi sulla direzione d’orchestra con Rolf Reuter ed in seguito con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto diverse posizioni presso un gran numero di importanti orchestre: la Philharmonia Orchestra, la Dallas Symphony Orchestra, la Zürich Tonhalle Orchestra e la Malaysian Philharmonic. Prima di diventare Direttore Principale della Malaysian Philharmonic Orchestra dal 2008 al 2014. Su invito personale di Riccardo Chailly (all’epoca Direttore Principale) Claus Peter Flor è stato nominato Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-2008), con la quale ha svolto un intenso lavoro di approfondimento sul repertorio dell’Europa centrale. Il lungo rapporto con l’orchestra milanese culmina con la nomina a Direttore Musicale a partire dal gennaio 2018. Nelle stagioni più recenti ha ottenuto importanti consensi di pubblico e di critica dirigendo la London Symphony Orchestra (Sinfonia n.4 di Bruckner) e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma con un programma tutto dedicato a Mozart. Nella stagione 15/16 il M° Flor è stato nuovamente invitato dalla Tonkünstler Orchestra con concerti al Festival di Grafenegg, dalla Singapore Symphony Orchestra e dalla Osaka Philharmonic. Importanti appuntamenti nella stagione 16/17 e in quella successiva includono concerti in Europa con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la RAI di Torino, la Het Gelders Orkest e la RTE National Symphony, in Asia (Giappone e Cina) e negli Stati Uniti (Aspen). Come direttore d’opera, il M° Flor mantiene una stretta collaborazione con il Theatre du Capitole di Tolosa. Nella scorsa stagione ha diretto una ripresa di Faust di Gounod e Tristan und Isolde di Wagner. Nel corso della sua lunga collaborazione con il Theatre du Capitole, Claus Peter Flor ha diretto diversi titoli d’opera tra cui Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hansel und Gretel di Humperdinck. Tornerà nella prossima stagione per una nuova produzione de Le Prophète di Meyerbeer e Die Walküre di Wagner. Precedenti collaborazioni in ambito operistico includono una produzione di Siegfried di Wagner con la regia di David McVicar all’Opera di Strasburgo ed un elevato numero di titoli presso la Staatsoper Berlin, la Deutsche Oper Berlin e nei teatri di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Ha diretto Le Nozze di Figaro di Mozart e Die Meistersinger di Wagner al teatro La Monnaie di Brussels, portando l’opera wagneriana in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart alla Grand Opera di Houston, Euryanthe di Weber alla Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra e La Bohème di Puccini alla Dallas Opera. Claus Peter Flor ha un’estesa e variegata discografia, che include una serie di incisioni con la Bamberg Symphony dedicate a Mendelssohn che sono state particolarmente apprezzate e che Sony/BMG ha recentemente deciso di ripubblicare. Tra le incisioni effettuate con la Malaysian Philharmonic per la casa discografica BIS vanno certamente menzionate la Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e n.8 di Dvorak (2012)
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi nasce nell’autunno del 1998 sotto la direzione musicale di Romano Gandolfi ed è composto da 100 elementi che affrontano il repertorio lirico-sinfonico, cameristico e polifonico, spaziando dal Barocco al Novecento. Sin dal suo primo concerto ottiene un grande successo di pubblico e di critica con i Quattro pezzi sacri di G.Verdi diretti da Riccardo Chailly, per poi affrontare pagine tra le più impegnative del repertorio corale lirico e concertistico, sia in Italia che all’estero. Dal 2006 Erina Gambarini è subentrata nella direzione del Coro.
Erina Gambarini, Maestro del Coro.
Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.
Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora.
Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.
Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.