L’incontro con due testimoni della lotta per la legalità, che hanno tratto l’esempio per il loro impegno civile dalla testimonianza dei propri genitori sarà la chiave del secondo incontro sul tema della famiglia organizzato all’Università degli Studi di Milano dagli studenti della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), mercoledì 29 novembre, alle 16.30, nell’Aula 309 dell’Università degli Studi di Milano.
L’appuntamento è con Alessandra Galli, magistrato e figlia del giudice Guido Galli, assassinato proprio nelle aule dell’Università di Milano da un gruppo di fuoco di Prima Linea il 19 marzo 1980, e con Nando dalla Chiesa, sociologo, docente di Sociologia della criminalità organizzata sempre alla Statale di Milano e impegnato in prima persona nel diffondere una cultura della legalità, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima della mafia a Palermo il 3 settembre 1982.
Così Alessandra Galli ha ricordato la figura del padre, parlando della coerenza insegnata tanto nel lavoro quanto in famiglia al giornale degli studenti di giurisprudenza L’Alligatore: «A distanza di trent’anni la figura di Galli è ancora fortemente attuale. Era una persona convinta di quello che faceva, disponibile al confronto con l’altro e capace di ascoltare. In quegli anni di tensione politica non ha mai imposto ai suoi figli cosa pensare, ma pretendeva che fossero coerenti con le proprie scelte: se al Liceo decidevamo di scioperare, dovevamo scioperare e non andare in giro per negozi».
Così Nando Dalla Chiesa ricorda la coscienza civile del padre nell’ultimo capitolo del libro a lui dedicato, Delitto Imperfetto: «Ti parlavo, anche arrabbiandomi e facendoti arrabbiare, di me e dei miei amici come delle avanguardie che avrebbero cambiato il mondo. Tu eri quello che difendeva ciò che io non sopportavo, che non avrei sopportato un minuto di più. E invece ad andare a fare l’avanguardia, l’avanguardia vera, ci sei andato tu, forse con più coraggio e più coscienza di noi. Ci fossimo trovati tutti insieme nei tempi giusti avremmo potuto combinare grandi cose, non trovi?»
«Vogliamo conoscere dai relatori e far conoscere – spiegano gli studenti della Fuci – dai relatori la storia dei loro genitori e della propria famiglia, per sapere come la famiglia stessa, e gli eventi che li hanno coinvolti direttamente, hanno avuto un ruolo nella loro crescita umana e nel loro percorso professionale».
Il dibattito si inserisce nel ciclo pensato per confrontarsi su diversi aspetti della vita famigliare in vista dell’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà tra maggio e giugno del 2012 a Milano, nella convinzione che sia possibile ed opportuno affrontare anche in università questo tema spesso inusuale nei dibattiti correnti, attraverso incontri dal taglio trasversale e aperti al confronto.