Il 2019 sarà un anno di fondamentale importanza per l’Unione Europea: a fine maggio saremo chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento europeo; nei mesi successivi cambieranno i vertici di due fondamentali istituzioni: la Commissione e la Banca Centrale. In questo nostro tempo, reso incerto dalle tante crisi (economiche, sociali e politiche), è pertanto quanto mai necessario tornare ad esprimere un pensiero serio, rigoroso ed appassionato sull’Europa, che non sia appiattito sulla sola dimensione economica e finanziaria e sulle emergenze che quotidianamente l’Unione Europea si trova ad affrontare. Non si tratta di negare i problemi esistenti (tutt’altro) e la condizione di difficoltà economica in cui versa attualmente una parte (purtroppo sempre più numerosa) della popolazione del Continente, complici i processi di globalizzazione che contraddistinguono la nostra epoca, ma di fornire a tutti – in particolare ai giovani – gli strumenti necessari per comprendere a fondo la natura e le caratteristiche del processo di costruzione dell’Europa unita che, terminata la Seconda Guerra Mondiale, per settant’anni ha garantito pace e un sostanziale benessere ai cittadini europei.
Considerata questa necessità, unita al desiderio di far sentire la loro voce su un argomento così importante per il loro futuro, i giovani universitari hanno chiesto di incontrare l’Arcivescovo, per parlare di Europa. L’incontro in questione si terrà presso l’Università Bocconi di Milano, martedì 5 marzo, dalle ore 18.00 alle ore 19.30.
L’Arcivescovo si è infatti più volte rivolto ai giovani, invitandoli a dare il proprio contributo alla costruzione dell’Europa. In occasione della Traditio Symboli del 24 marzo 2018 così si espresse: «Sogno un’Europa fatta di una rete di amicizia, di ragazzi che si incontrano, di persone che vivono insieme il loro tempo per la solidarietà e la speranza, per edificare un benessere condiviso. Così i cristiani europei saranno un messaggio per tutti i cittadini. L’Europa non è un luogo di vecchi egoisti preoccupati solo di difendere i loro privilegi».
E ancora al termine della Redditio Symboli del 6 ottobre 2018: «Voi che andrete a votare per le elezioni europee l’anno prossimo e che state crescendo in questo Continente che cerca un’identità, costruite l’Europa non sulle beghe politiche o sugli affari. Credete nell’amicizia come aiuto per il bene. L’amicizia deve essere un aiuto per andare insieme ad aggiustare questo mondo, a farlo diventare più bello».
Durante l’incontro in Bocconi con l’Arcivescovo, i giovani universitari andranno alla ricerca non solo delle ragioni e degli ideali (oggi purtroppo il più delle volte smarriti) sulla base dei quali proseguire nel processo di unificazione europea, ma anche di un linguaggio appassionato capace di raccontare tutto questo alle generazioni presenti e future. Inoltre, potranno interrogarsi sul contributo che i cristiani sono chiamati a dare al nostro Continente, sul perché mai l’Europa non riesca più ad essere popolare e chiedersi se quel che viene definito populismo sia la risposta giusta ai problemi che la stanno affliggendo.