Giovedì 8 marzo, alle 14, nell’Auditorium “G. Martinotti” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca si terrà un convegno dal titolo “Corruzione, peste della modernità”.
Dialogheranno il Cardinale Peter K.A. Turkson, la Dottoressa Livia Pomodoro e il Professor Vittorio V. Alberti a partire dalle domande del Professor Alfredo Marra e delle giovani laureate Giulia Comoletti e Federica Piccinini.
Porgerà il benvenuto dell’Ateneo il Rettore, Cristina Messa. Modererà Jacopo Tondelli.
L’incontro, promosso dall’Università Bicocca col patrocinio del Centro pastorale “C. M. Martini”, è proposto in occasione della pubblicazione dei volumi “Corrosione” del Cardinale Turkson e di “Pane sporco” di Vittorio V. Alberti, editi da Rizzoli.
La corruzione è una “peste della modernità”. Così la definì profeticamente Carlo Maria Martini nel 1984. È un fenomeno dilagante ovunque: in Italia è tristemente noto alle cronache, s’insinua nell’Occidente ricco e nelle zone più povere del pianeta è una delle prime cause di povertà e sottosviluppo. Papa Francesco in tante occasioni ha duramente condannato la corruzione per la sua capacità di compromettere l’economia, di impedire lo sviluppo civile e di avvelenare la convivenza.
Il suo monito è stato raccolto dal Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. Nel volume “Corrosione. Combattere la corruzione nella Chiesa e nella società” (ed. Rizzoli), Turkson descrive la corruzione in particolare come modo di essere e di pensare della persona che riversa i suoi effetti sulla società, rendendola ingiusta e iniqua. Dunque la lotta alla corruzione non può essere solo repressiva, “ma deve puntare allo sviluppo di una cultura che contenga in sé gli anticorpi contro una malattia alla quale tutti siamo esposti, soprattutto quando ci troviamo in condizione di esercitare una qualsiasi forma di potere”.
Alla riflessione del Cardinale fa eco quella del filosofo e storico Vittorio V. Alberti, collaboratore di Turkson per i temi politici. Il suo contributo, “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” (ed. Rizzoli), insiste sulla radice culturale della corruzione, che “disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali e di gruppo”. Da qui l’intuizione: per ricucire il futuro la strada è nel passato, nella potenza culturale dell’Italia, nel suo patrimonio di intelligenza che segna la nostra identità. E nella formazione delle coscienze, che è il vero antidoto alla corruzione e la premessa di un progresso insieme sociale, culturale, economico.
Il Cardinale Turkson e Alberti condivideranno queste riflessioni con la Dottoressa Livia Pomodoro, già Presidente del Tribunale di Milano, nel corso del convegno “Corruzione, peste della modernità”, organizzato dall’Università Bicocca con il patrocinio del Centro pastorale “C.M. Martini”. Si faranno portavoce dell’Ateneo il Professor Alfredo Marra, docente di Diritto Amministrativo, e le giovani Giulia Comoletti, laureata in Scienze dell’Educazione e Federica Piccinini, laureata in Scienze Economico-Aziendali. Saranno le loro domande a introdurre il dialogo e a richiedere approfondimento sugli aspetti che più interessano lo studio e la ricerca accademica.
I lavori saranno introdotti da “Il video del Papa” dedicato alla lotta contro la corruzione.
Porgerà il benvenuto dell’Ateneo il Rettore, Professoressa Cristina Messa. Modererà Jacopo Tondelli, direttore de “Gli Stati Generali”.
Il convegno si svolgerà giovedì 8 marzo 2018 alle 14 nell’Auditorium “G. Martinotti” (Edificio U12), in via Vizzola 5. L’ingresso sarà libero fino all’esaurimento dei posti.