Raddoppiano quest’anno i falò, nella Valle dei Monaci, e si moltiplicano le iniziative per la tradizionale festa di S. Antonio abate, che riecheggia antichi riti rurali in cui le campagne venivano illuminate da fiamme propiziatrici dei nuovi raccolti.
Si inizia sabato 19 a Chiaravalle con “La notte dei fuochi”, un programma “dall’alba al tramonto” in cui si susseguono appuntamenti per ogni età e interesse: dalla cottura di manufatti d’argilla in un forno di fossa alla costruzione di sagome per il teatro d’ombre che si svolgerà la sera, dall’orto a porte aperte del Mulino di Chiaravalle alle visite guidate alla mostra Usi dell’acqua nelle campagne intorno a Milano, a cura di Museo della Civiltà Contadina Luisa Carminati.
E poiché il tutto avviene nei luoghi della comunità benedettina, anche i momenti della liturgia, celebrati in gregoriano, sono come sempre aperti a chi voglia parteciparvi. Alle 16.30, la benedizione degli animali, con la partecipazione del pastore transumante Giuseppe Salvi.
Alle 19, nel prato dell’Abbazia, accensione del tradizionale Falò di Sant’Antonio e spettacolo popolare di teatro d’ombre attorno al fuoco, con le sagome animate dai partecipanti, la guida di Anusc Castiglioni e le musiche di Davide Ambrogio.
Durante la manifestazione, dalle ore 9.00 sarà aperto il Ristoro dell’abbazia di Chiaravalle.
Ingresso libero e gratuito. Info: ama.terzopaesaggio@gmail.com
Il programma completo, sulla pagina facebook di Terzo Paesaggio
Domenica 20 l’appuntamento è alle 15 in Cascina Nosedo con gli arcieri medievali della Compagnia Bianca che trasformeranno l’aia in un campo di tiro con l’arco per mostrare le diverse tecniche di tiro e far vedere da vicino le tecniche di costruzione di archi e frecce.
Il pomeriggio, balli popolari aperti a tutti, come aperta a tutti è ” Milano Social Club”, ricerca fotografica di Fabrizio Annibali sui luoghi di aggregazione spontanea a Milano, ospitata da La Strada nell’ambito del progetto LaCittàIntorno di Fondazione Cariplo: le foto, stampate su carta blue back, sono affisse ai muri della Cascina come veri e propri manifesti.
Al tramonto, gli arcieri accenderanno la pira scoccando frecce infuocate in abbigliamento tradizionale e i balli riprenderanno intorno al fuoco.
Per tutta la durata della manifestazione possibilità di ristoro con vin brulè, tè e cioccolata calda.
Ingresso gratuito, degustazioni a offerta libera.
L’evento è a cura de La Strada Coop Sociale.
Cascina Nosedo
Sgomberata a luglio 2015 dal Comune di Milano e assegnata alla Cooperativa La Strada in collaborazione con Consorzio SIR, è stata oggetto di un’intensa opera di riqualificazione, anche grazie a numerose attività di volontariato, che ha permesso di riaprirla al pubblico. Attualmente è al centro del progetto OPEN AGRI, New skills for new jobs in peri-urban agricolture del Comune di Milano (con 15 partner istituzionali tra cui La Strada), selezionato per il programma dell’Unione Europea “UIA – Urban Innovative Actions”. Cuore del progetto è un Social Lab (con altri 8 partner operativi e una decina di associazioni attive sul territorio) che coniuga innovazione e inclusione sociale sul tema dell’agricoltura periurbana, integrando città e campagna, focalizzandosi su start up in grado di promuovere un’economia circolare e di creare nuove opportunità lavorative. Situata nel punto di campagna più vicina alla città, la Cascina è un avamposto della Valle dei Monaci, che si snoda lungo il Parco della Vettabbia e il Parco Agricolo Sud Milano. Fb:@cascinanosedo