Tra le manifestazioni dell’annuale festa di San Vincenzo Ferreri in programma nel prossimo fine settimana a Turbigo (Milano), sabato 2 maggio alle 20.30 nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano è in programma una conferenza dal titolo “Il dipinto di Baldassare Verazzi e la devozione turbighese a San Vincenzo Ferreri”, durante la quale Paolo Mira e Patrizia Morbidelli, con il supporto dei giovani del “Gruppo Storico Turbighese don Pietro Bossi”, ripercorreranno le vicende locali della devozione al Santo, eletto dagli antichi turbighesi come particolare intercessore e protettore del territorio e del lavoro dei campi. Nella seconda metà del Settecento, infatti, il paese era stato colpito a più riprese da gravi calamità naturali (siccità, alluvioni, piene del Ticino, invasioni delle cavallette e di altri animali nocivi), che avevano messo a dura prova, e in alcuni casi addirittura compromesso, la sussistenza di una popolazione che trovava quasi esclusivamente il proprio sostentamento dal frutto del lavoro dei campi.
Una situazione tanto grave da spingere il parroco del tempo, Carlo Michele Galbussera, a chiedere addirittura l’intercessione papale per una solenne e generale benedizione del paese, concessa con apposito breve pontificio da Pio VI nel 1778.
Da quell’epoca, fondendo la devozione a questo grande santo domenicano spagnolo – per altro già documentata a livello locale anche in tempi precedenti – con l’antichissima pratica delle rogazioni, si ripete ancora oggi ogni anno all’alba della prima domenica di maggio, la tradizionale “processione e benedizione dei campi”.
La serata di approfondimento storico si soffermerà anche su altri aspetti, non meno importanti legati al culto locale di San Vincenzo, quali la realizzazione di una cappella a lui dedicata nella vecchia chiesa parrocchiale abbattuta nel 1935 e la pala d’altare che lo ritrae, commissionata dal parroco Pietro Bossi e portata a compimento nel 1850 dal celebre “pittore di storia” Baldassare Verazzi, autore tra l’altro del dipinto, oggi esposto al Museo del Risorgimento di Milano, raffigurante un episodio delle Cinque Giornate di Milano del 1848. L’appuntamento di sabato, supportato da immagini e documenti d’archivio, fornirà anche l’occasione per sensibilizzare e lanciare una raccolta fondi proprio per il restauro della tela di San Vincenzo del Verazzi, conservata in chiesa parrocchiale e oggi in grave situazione di degrado.
Sempre in clima di Risorgimento non mancheranno anche sottolineature legate all’Inno di San Vincenzo, composto dal turbighese Francesco Caccia sull’aria del O Signor dal tetto natio, il celebre coro contenuto nel IV atto del dramma lirico I Lombardi alla prima Crociata di Giuseppe Verdi, rappresentato per la prima volta al teatro La Scala di Milano l’11 febbraio 1843. (p.m.)