L’atelier cerca di entrare dentro il “prima” e il “dopo” dei meccanismi genocidari, fino ad arrivare al Rwanda di oggi – dove pochi sono i segni esteriori di quanto è successo solo 18 anni fa.
Attraverso l’esperienza diretta di testimoni rwandesi, si cerca di analizzare i diversi “passaggi” (umani, psicologici, sociali e culturali) che hanno attraversato le persone qualunque – uomini, donne, bambini, religiosi e che hanno portato un intero paese nell’abisso.
Passaggi di discesa nell’abisso della violenza e dell’omicidio e passaggi di faticosa risalita, di ritorno a una normalità che forse non potrà più esserci.
Cosa è successo? Perché ha potuto succedere? Come si può sopravvivere al dolore, alla vendetta, alla giustizia? Potrebbe succedere ancora? Queste sono le domande di fondo a cui non si cercherà di dare risposta ma di ri-formularle – attraverso l’esperienza diretta di testimoni – per noi, qui ed ora.
La serata si svolgerà mercoledì 4 aprile dalle 18.30 alle 20.00 presso la Sala Consigliare di Airuno.