Una giovane donna, africana, calciatrice. Un sogno, l’Europa, che chiama Mbeng. Il racconto di un viaggio che è una vita – settemila chilometri in otto anni. Un percorso lungo e tortuoso nel tempo e nello spazio, aggrappata al football per avvicinare l’Europa. La storia di un inganno, di un sogno – la fortezza Mbeng – che è illusione. E la narrazione di una rinascita, ritornando all’Africa.
È la sintesi del libro-testimonianza La trappola, scritto dalla camerunese Clariste Soh Moube nel 2009 e appena pubblicato in Italia da Infinito edizioni (pag. 158, € 13) con le prefazioni di Aminata Traoré, Dagmawi Yimer e Giulio Cederna, che sarà presentato giovedì 4 ottobre, alle 18, presso la Libreria la Feltrinelli di Varese (corso Aldo Moro 3).
Dalla fine della sua odissea Clariste vive a Bamako, in Mali, dove a fianco di Aminata Traorè – una delle grandi voci dell’altermondialismo africano – lavora come assistente ricercatrice presso il Centro Amadou Hampaté Ba. Grazie a Medici con l’Africa Cuamm Varese, in collaborazione con APA/Amici Per l’Africa, Clariste è in Italia in questi giorni per un tour di presentazioni del libro che la porterà anche a Ferrara, ospite del Festival Internazionale di Letteratura. La sua presenza consentirà anche di inquadrare l’attuale situazione e le prospettive del Mali, suo paese d’adozione, dopo il colpo di Stato del marzo scorso e la successiva divisione tra il sud del Paese e il nord in mano ai gruppi jihadisti Aqmi (Al Qaida nel Maghreb Islamico) e Ansar Dine (Difensori della Fede).