Dall’Ottocento di Mendelssohn alle avanguardie americane del XXI secolo: è questo il programma con cui gli Abilene Chamber Players affascineranno i milanesi il 29 giugno prossimo facendo tappa alla Fondazione Ambrosianeum di via delle Ore (ore 21, ingresso a offerta libera).
Il quartetto – formato da Charles Coltman al clarinetto, Peter Isaacson al violino, Tido Jannsen al violoncello e Leslie Spotz al pianoforte – proporrà infatti un programma insolito e accattivante, che dalle romantiche atmosfere del “Trio” mendelssoniano (1839) spazia fino a un “Quartetto” del compositore americano Peter Schickele (noto anche come arrangiatore di Joan Baez e per la sua vena parodistica che ha fruttato l’invenzione di P.D.Q. Bach, fittizio musicista sedicente figlio di Joahn Sebastian). Largo al contemporaneo anche con Voices of trees della compositrice Usa Rachel Matthews e con l’affascinante What’s for lunch? (Cosa si mangia a pranzo?) di Bernard Scherr, dai tre movimenti intitolati rispettivamente Noodles, Ice Tea e Soup.
Gli Abilene Chamber Players sono nati nel 1998 nell’ambito della School of Music and Fine Arts della Hardin-Simmons University, in Texas, e oggi la formazione annovera musicisti provenienti dalla Hardin-Simmons University e dalla Tarleton State University. Con un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea, il gruppo si è esibito in importanti sale da concerto negli Stati Uniti e a Londra, e i suoi musicisti registrano per la Centaur Records e la Lenore Records.
Questo il programma della serata:
– Rachel Matthews (n. 1966), Voices of Trees per clarinetto e pianoforte.
– Felix Mendelssohn (1809-1847), Piano Trio No. 1 in D minor, Op. 49
– Bernard Scherr (n.1963), What’s for Lunch? per violino, clarinetto e violoncello.
– Peter Schickele (n.1935), Quartet per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte.