Giovedì 18 ottobre, alle 19.30, nella chiesa presso la sede Agesci di Milano (via Burigozzo 11), tradizionale messa annuale per ricordare tutti gli Scout defunti.
Come scriveva monsignor Andrea Ghetti (Baden), «il mese di novembre è dedicato al suffragio dei defunti. I fedeli si recano sulle tombe dei loro cari per una prece, per deporre un fiore, per accendere un lume. È ricordo e preghiera. La corsa del tempo tutto travolge: e ognuno ritorna col pensiero ad anni lontani e appaiono volti di persone amate. “Essi sono nella pace”, ci ripete la Liturgia. E questa pace è il possesso di Dio. La nostra povera voce non sa esprimere questa stupenda, ineffabile realtà: Dio prende e unisce a Sé la creatura e la fa partecipe della sua stessa vita: i nostri cari vedono Dio!
La morte. È la realtà più vera e più autentica. Essa ci spoglia di tutto: delle cose dell’orgoglio, delle finzioni, dello stesso corpo così nostro. Essa c’insegue giorno per giorno, terribile. Preferiamo non parlarne poiché l’immagine della fine ci riempie di angoscia. La morte fa paura. Fa paura perché è mistero: l’uomo che tutto vuol sapere e conoscere, che s’illude di dominare l’universo e scrutarne i segreti, trova di fronte a sé questo insondabile ignoto. La ragione umana è disarmata. Solo la fede ci salva.
Per il cristiano splende una certezza: dopo la morte c’è la vita e noi siamo in cammino verso la vita. Tutto sarà avvolto dalla potenza e dall’amore di Dio.
Preghiamo per i nostri defunti: è vera, è profonda carità. Preghiamo per i nostri morti: perché siano tutti nella gloria dei cieli.Nella comunione dei santi il bene che noi compiamo affretta il loro ritorno al Padre, se mai hanno bisogno di purificazione. E la preghiera più valida è la Messa: mistero di presenza fra noi del Signore, nel cui sangue vengono purificate tutte le colpe».