Giovedì 18 aprile, alle 21, al Teatro Politeama di Varese (piazza XX settembre), in occasione dell’Anno della Fede il Decanato di Varese presenta lo spettacolo Jacques Fesch. Transfiguratio malis.
Lo spettacolo – proposto dalla Compagnia dell’Eremo – è incentrato sulla figura di Jacques Fesch (1930-1957), giovane francese dissipato e turbolento, colpevole di una rapina finita accidentalmente con l’uccisione di un poliziotto. Per questo viene incarcerato e condannato a morte. Nei tre anni di carcere che precedono la sua esecuzione, Jacques si converte: capisce il dramma del suo passato egoista e indifferente e risponde positivamente alla chiamata della Grazia di Dio, che lo vuole un uomo nuovo. Inizia così un cammino spirituale affascinante, leale e profondo, aiutato dal cappellano del carcere e dal suo avvocato, un cammino che lo porta ai vertici dell’amore per Dio e per gli uomini. Dal carcere scrive lettere ai parenti, tra cui la moglie Pierrette, la piccola figlia Veronique, l’amico benedettino padre Thomas, la suocera Marinette. Scrive anche un Diario intimo per Veronique. Questi testi sono una testimonianza unica del suo itinerario di sequela di Cristo. Serenamente egli va incontro alla ghigliottina, che lo uccide all’alba del 1 ottobre 1957. È in corso il processo di beatificazione.
Lo spettacolo è di Sergio Di Benedetto. Interpreti Camillo Rossi Barattini, Ettore Cibelli, Luisa Oneto e Angelo Zilio. Regia di Antonio Zanoletti