Domenica 3 Dicembre, alle 10, presso la chiesetta di Cascina Linterno al Parco delle Cave di Milano, si terrà la presentazione del poema cristiano “I Vangeli in versi e in rima” di Francesco Fiorista.
Un’opera per molti versi straordinaria. Non solo perché ripercorrono e, letteralmente, riscrivono tutti gli episodi più importanti dei quattro Vangeli, ma perché lo fanno con la leggerezza e la semplicità di un poeta naif che guarda ai fatti raccontati con occhi da bambino.
Libro semplice per i semplici, lo si potrebbe definire un Vangelo da cantastorie, ovvero un Poema cristiano.
Francesco Fiorista, l’autore dei versi, tutti rigorosamente in rima, è medico, appassionato di cinema, di arte e di letteratura. Ha pubblicato “Rime dovute”, viaggio poetico tra i ricordi sia personali che collettivi dell’ultimo mezzo secolo di storia italiana.
L’opera, giunta alla quinta edizione grazie al favore dei lettori, in questi anni è stata più volte presentata anche con monologhi teatrali in prestigiosi ambienti sacri e laici della città: Biblioteca Ambrosiana, Università Cattolica, Cappella Portinari di Sant’Eustorgio, Santa Maria delle Grazie, Librerie Università Bocconi e Mondadori, Sala consiliare di Palazzo Marino, ecc.
Il volume
L’impeto di un artista, nell’affrontare le pagine della Rivelazione, diventa un fatto letterario unico e originalissimo e la bellezza del Vangelo trova degno posto nei versi settenari di questo poema cristiano scritto dal medico cardiologo Francesco Fiorista, che a quest’opera di circa trentamila versi ha dedicato quindici anni di lavoro.
Trattasi, infatti, di un vero e proprio poema su Cristo, una narrazione poetica del Vangelo assolutamente fedele ai testi canonici, alternati a qualche spunto tratto dagli apocrifi e a qualche racconto di fantasia, scritti con grande spirito di fede cristiana, ma anche con accenti di spiritualità laicale.
Sotto il profilo letterario, il ritorno audace alle ottave di settenari in rima conferisce suggestione e musicalità alle immagini e al ritmo poetico e colloca l’opera nella nostra più classica tradizione letteraria, dalla Donna de Paradiso di Jacopone da Todi alle laudi medievali e antiche sacre rappresentazioni fino alla Buona Novella di Fabrizio De André; nel poema emergono pure i segni della poesia leopardiana, pascoliana e oltre, fino a Gozzano.
Il testo, pertanto, si presta sia alla didattica letteraria sia a quella catechetica e storico-religiosa, e offre un’ampia panoramica di riferimenti culturali, storici, letterari, artistici, biblici, riportati nelle numerosissime note che lo corredano (oltre un centinaio di pagine in corpo minore).
Volutamente popolare, nel senso più nobile della parola, è un libro semplice per i semplici, che conserva intatti la splendida semplicità, l’ingenuo candore e la primitiva sorgiva freschezza dei sacri testi canonici, ma sicuramente godibile anche da persone di alta cultura. Affresco poetico che ricrea, e plasma, personaggi evangelici di primo e second’ordine, portando sulla scena primi attori e comprimari, in una sacra drammatica rappresentazione.
Se pure l’opera è godibile da chiunque, sia grandi che piccoli, può peraltro e soprattutto offrire un valido strumento di aiuto per la catechesi, avvicinando in modo del tutto nuovo i ragazzi e gli adulti alla conoscenza approfondita del Vangelo e della vita di Gesù. Ma il poema si presta poi molto bene all’ascolto: molti passi si prestano infatti alla recitazione e anche ad una sacra drammatica rappresentazione.
La Natività, il Discorso della montagna, le parabole, i dialoghi e i monologhi di fantasia e, soprattutto, i brani della Passione sono adatti ad essere letti e ascoltati, come era per le antiche affabulazioni.