Fondazione Cesvi, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, lancia l’evento online “Nuove narrazioni sul clima: l’impegno di giovani e associazioni tra negoziati e lotta alle disuguaglianze”, che sarà trasmesso sui canali Facebook e YouTube della Fondazione sabato 5 giugno dalle 10 alle 11.
L’evento si inserisce tra le iniziative del calendario All4climate promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e nasce dalla collaborazione tra Fondazione Cesvi, Italian Climate Network, Agenzia di stampa giovanile e Water Grabbing Observatory. All’incontro – moderato dalla giornalista e divulgatrice ambientale Simona Re – parteciperanno Piero Pelizzaro, chief resilience officer del Comune di Milano; Roberta Pisani dell’Agenzia di stampa giovanile; Lylen Albani, desk officer Italia di Fondazione Cesvi; Giulia Persico di Italian Climate Network; Marirosa Iannelli, presidente di Water Grabbing Observatory e Gloria Zavatta, presidente di Fondazione Cesvi;
L’incontro digitale “Nuove narrazioni sul clima” sarà un’occasione di confronto e scambio di idee sul tema della lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze globali e coinvolgerà il Gruppo Giovani del progetto 1Planet4All di Fondazione Cesvi – co-finanziato dall’Unione Europea grazie al programma DEAR (Development Education and Awareness Raising) – che ha l’obiettivo di stimolare l’empowerment e l’attivazione dei giovani per la creazione di comunità più sostenibili, inclusive e climate smart. La Fondazione, attraverso questo progetto, dà l’opportunità ai giovani di partecipare a campagne di comunicazione, call to action, eventi e dibattiti, con la possibilità di scambio di esperienze e buone pratiche, lasciandosi ispirare da esperti e attivisti sul tema del cambiamento climatico e dell’impegno giovanile. Per prendere parte al Gruppo Giovani 1Planet4All o per ricevere maggiori informazioni in merito, basta compilare il form dedicato sul sito 1planet4all.it
«Il cambiamento climatico – sottolinea la presidente di Cesvi Gloria Zavatta – non è solo una minaccia per tutti, ma è anche profondamente ingiusto, perché colpisce soprattutto i Paesi più fragili. Diventa, quindi, urgente per i governi dei Paesi ad alto reddito non solo attivarsi in modo più deciso per una riduzione delle emissioni, ma anche per azioni concrete di supporto destinate alle comunità a Sud del Mondo. È necessario lavorare a un nuovo modello di sviluppo che includa una serie di azioni sia locali che globali tra cui la riforestazione, l’agricoltura sostenibile, l’aumento della resilienza delle comunità più colpite, l’educazione ambientale e l’empowering giovanile. Dobbiamo agire ora, perché non c’è più tempo».
Fondazione Cesvi, da anni è impegnata in azioni volte a uno sviluppo sostenibile per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030. Presente in diversi Paesi come Somalia, Zimbabwe, Myanmar, Palestina e Haiti, Cesvi promuove la gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti e opera per migliorare la capacità di resilienza delle comunità. Interviene, inoltre, nei contesti colpiti da catastrofi naturali, garantendo acqua pulita e nutrizione, alloggio sicuro e accesso ai servizi igienici di base. La Fondazione opera anche nella regione di Madre de Dios, in Amazzonia, per migliorare le condizioni di vita delle comunità native e per assicurare la protezione e la conservazione degli ecosistemi e delle loro ricchezze, supportando le associazioni di raccoglitori e diffondendo pratiche agroforestali che preservino l’integrità boschiva (sono già stati riforestati 20.760 ettari). L’intervento di Fondazione Cesvi vede come protagonista la noce amazzonica, un albero secolare che cattura enormi quantità di C02, considerata anche un “Super Alimento” grazie alle sue proprietà nutrizionali.