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21 ottobre

Giaccardi-Magatti: «La scommessa cattolica»

Dialogo a quattro voci a Milano su “Fede, Chiesa, associazionismo cattolico alla prova della modernità avanzata: quale futuro?”. Introduce e modera Paolo Petracca, Presidente AcliMilano

21 Ottobre 2019

Lunedì 21 ottobre alle 18, presso il Salone Acli Lombardia a Milano, Chiara Giaccardi, Mauro Magatti, Valentina Soncini e Luciano Caimi si confronteranno sul tema “Fede, Chiesa, associazionismo cattolico alla prova della modernità avanzata: quale futuro?”, a partire dal nuovo libro «La scommessa cattolica. C’è ancora un nesso tra il destino delle nostre società e le vicende del cristianesimo?» di Giaccardi e Magatti, edito da Il Mulino.
L’incontro è organizzato da «Città dell’uomo», associazione fondata da Giuseppe Lazzati, Acli Milano, Acli Lombardia, Azione Cattolica Ambrosiana, Azione Cattolica Italiana Regione Lombardia, Circolo «R. Guardini» – Meic di Milano città e Università Cattolica

Introduce e modera Paolo Petracca, Presidente AcliMilano.
Dialogano con gli autori Valentina Soncini (Delegata AC Regione Lombardia) e Luciano Caimi (Presidente «Cittàdell’uomo») sul tema “Fede, Chiesa, associazionismo cattolico alla prova della modernità avanzata: quale futuro?”

Il libro
Duemila anni di storia, un miliardo e 300 milioni di fedeli in continua crescita grazie alla spinta demografica dei paesi del Sud del mondo. Eppure la Chiesa cattolica appare invecchiata e impacciata, soprattutto in Europa dove per la maggior parte dei trentenni la «questione di Dio» non ha alcuna rilevanza, e gli scandali finanziari e sessuali hanno inferto un duro colpo alla sua reputazione. In Occidente il destino della fede deve misurarsi con un passato in cui si sono intrecciati cristianesimo, modernità, secolarizzazione, e con un presente che vede convivere progresso scientifico e religioni fai-da-te. In che modo allora la Chiesa potrà stare al passo con la vicenda moderna di cui è stata una matrice, ma che oggi la mette in difficoltà? C’è ancora posto per domande che non si esauriscano nelle promesse della tecno-scienza? E, d’altro canto, che futuro ha una modernità che recida completamente il dialogo con la religione?