Fondazione Ambrosianeum e Fondazione Matarelli organizzano per mercoledì 21 febbraio (ore 17.30) il secondo dei cinque incontri sul tema “Medicina e valori umani”.
Si parlerà di “farmaci e terapie sono veramente accessibili a tutti?” con:
– Gianluca Gaidano, Prof. Ordinario Malattie del Sangue – Università del Piemonte Orientale, Novara: “Luci e ombre della globalizzazione della ricerca clinica”
– Alberto Mantovani, Direttore Scientifico Istituto Clinico Humanitas, Presidente International Union of Immunological Societies: “Vaccini e salute globale”
– Pier Davide Guenzi, Docente di teologia Morale, Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Università Cattolica di Milano: “Per un’equa condivisione dei benefici”.
La Confederazione internazionale di organizzazioni non profit (Oxfam) ha denunciato che una persona su tre nel mondo non ha accesso ai farmaci essenziali, e che alcuni dei Paesi più ricchi mettono gli interessi dell’industria farmaceutica al di sopra dei bisogni degli ammalati. Le statistiche sono drammatiche: ogni anno nel mondo milioni di soggetti cadono in povertà perché costrette a pagare di tasca propria le cure mediche essenziali, oppure muoiono per malattie che potrebbero essere evitate con le vaccinazioni. La globalizzazione della ricerca medica non è accompagnata da strategie adeguate per la condivisione dei benefici.
Prossimi appuntamenti:
14 Marzo – ore 17,30
“I disturbi del comportamento alimentare”
(Nicoletta Polli, Paolo Marino Cattorini, Pamela Pace, Gustavo Pietropolli Charmet)
24 Ottobre 2018 – ore 17,30
“L’obiezione di coscienza”
(Giacomo Samek Lodovici, Gherardo Colombo, Francesco Occhetta)
22 Novembre 2018 – ore 17,30
“La donazione moltiplica la vita”
(Elena Cattaneo, Girolamo Sirchia, Giuseppe Remuzzi, Massimo Cardillo)
Il ciclo è a cura di Giorgio Lambertenghi Deliliers e Marco Garzonio.
I relatori sono stati scelti tra i più importanti studiosi di settore, per dare una risposta ad alcune domande fondanti: quali sono i valori su cui si basa la medicina contemporanea, sempre più tecnologica e meno attenta alle esigenze umane del paziente? E quali scenari si aprono – sullo sfondo di nuovi orizzonti etico-antropologici e medico-sociali – per la scienza medica del XXI secolo?
Di fronte ai temi via via affrontati nel corso del ciclo, infatti, compito del medico è saper recepire la mole di notizie fornite dal progresso scientifico salvaguardando i principi della tutela della persona e del rispetto della libertà di coscienza.