«Il Mediterraneo è vita, storia, cultura, umanità, luogo di incontro di civiltà e religioni diverse. E oggi proprio nel Mediterraneo la storia e la geografia ci portano il conto. Mentre la tecnologia erode tutte le frontiere fisiche, i nostri confini tornano dirimenti. Non c’è più la guerra fredda a congelarli con l’ideologia. C’è, invece, la minaccia senza precedenti rappresentata dal fondamentalismo islamico. Una sfida così inedita e di tale straordinaria complessità da richiedere tutta la cultura politica, l’unità e il coraggio di cui l’Europa e l’Occidente sono capaci»
Riflette così Enrico Letta nel suo nuovo libro Andare insieme, andare lontano (ed. Mondadori) a proposito del dramma che quasi ogni giorno si rinnova nel nostro mare solcato che scappano dalla loro terra e cercano scampo a tutti i costi in Europa.
A partire dalle notizie che occupano le prime pagine di tutti i giornali, lunedì 11 maggio alle 11.30 all’Università Bicocca, Enrico Letta terrà una conferenza dal titolo: “Europa e Mediterraneo: c’è spazio per il dialogo?”, organizzata dal centro pastorale “C. M. Martini”con il patrocinio dell’Università.
L’incontro coincide con l’uscita del nuovo libro di Letta e con la conclusione del seminario dedicato al confronto tra monoteismi e modernità proposto dal Centro pastorale Martini. Per questo Letta, dopo il suo intervento, si confronterà con i docenti e gli studenti del corso.
Durante la conferenza, che sarà aperta dal Rettore, Cristina Messa, verranno poste all’ospite alcune domande urgenti: cosa può fare l’Europa di fronte a questa tragedia umanitaria? Come deve impostare la propria politica verso il Mediterraneo e il Nord Africa? La presenza crescente di persone, di culture e religioni diverse anziché plasmare l’Europa dei popoli fa crescere l’Europa dei populismi che si sono infiltrati fino a casa nostra. Come può la politica portare un’idea di Europa più vicina alle persone? Il Mediterraneo tornerà a essere luogo di dialogo tra culture e religioni diverse?
La conferenza si svolgerà nell’Aula Sironi dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca.
L’ingresso è libero.