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21 dicembre

Erba, benedizione del Presepe e dei fedeli nella chiesina di San Rocco

Durante la cerimonia saranno letti dai rappresentanti della società civile erbese alcuni passi della Lettera Apostolica «Admirabile signum» del Santo Padre Papa Francesco sul significato e il valore del Presepe

19 Dicembre 2019

Sabato 21 dicembre alle 21, nella chiesina di San Rocco a Pradelmatto di Erba il parroco mons. Angelo Pirovano benedirà il presepe e i fedeli.
Durante la cerimonia saranno letti dai rappresentanti della società civile erbese alcuni passi della Lettera Apostolica Admirabile signum del Santo Padre Papa Francesco sul significato e il valore del Presepe. L’iniziativa è organizzata dalla parrocchia Santa Maria Nascente, in collaborazione con l’Associazione Culturale Comunità della Pieve di Incino.

Pradelmatto: quartiere alla periferia della città di Erba. Il presepe rappresenta per ciascuno di noi un gesto e un fatto che ci richiama alle nostre origini.
Il presepe è altresì il simbolo dell’inizio della nostra storia non solo dell’essere cristiani ma di tutta la cultura del mondo occidentale.
A Greccio è iniziata una tradizione che si ripete nelle Chiese, nelle piazze e nelle case. Allestire il presepe è un atto che si ripercuote non solo nel mondo dei bambini ma in ciascuno di noi, divenuto adulto con le contraddizioni e gli imprevisti che la vita riserva a ciascuno.
Quella capanna, quel muschio, quelle statuine sono il richiamo a un’origine fatta di innocenza redenta e sacralizzata.
Ecco allora che lo stupore di cui parla il Papa ogni anno diventa nuovo e al tempo stesso continuo nell’esistenza.
È lo stupore, la meraviglia provata dai pastori di Betlemme 2000 anni fa ma identico per ciascuno di noi che si mette ad allestire una natività con animo leale.

Proprio nella chiesa di san Carlo e san Rocco davanti a un presepe verrà letta la Lettera Apostolica Admirabile signum che il Santo padre ha scritto in occasione della sua visita a Greccio al primo presepe della storia, e questa lettura pubblica ci richiama alla nostra identità perché davvero “il Dio che si fa bambino tende le braccia a tutti.”
La lettura della Lettera di Papa Francesco è affidata ai rappresentanti della società civile che in vari modi e competenze identificano la nostra città.
Al termine della funzione mons. Angelo Pirovano benedirà il presepe e ciascun fedele e per chi lo desidera ci sarà l’offerta di piccolo Gesù bambino.
Un bambino fa tenerezza a chiunque per la sua fragilità, il bambino del Presepe è perciò capace di intenerire i cuori e commuovere gli animi.

Proprio il bambino Brando Maria Galli ha voluto che la Chiesa di san Rocco avesse le luminarie di Natale e i nonni hanno colto la profondità della richiesta perché come luogo di culto avesse il segnale della luce che illumina ogni uomo.

Il Presepe sarà visitabile fino al 6 gennaio 2019.