“Per pensare servono le parole. Più parole conosci, parole belle, intelligenti, brillanti, più saprai formulare pensieri a loro volta belli, intelligenti, brillanti”. Lo afferma Umberto Folena, giornalista di lungo corso, editorialista di “Avvenire”, che sarà a Legnano giovedì 6 febbraio per un incontro a partire dal titolo “Parolacce, paroline… Parola. Comunicare da cristiani”.
“Proviamo pure a pensare senza usare le parole: impossibile. Se però possiedo poche parole – aggiunge Folena –, e pure banali e sgangherate, penserò e parlerò in modo banale e sgangherato. Finendo tuttavia per essere apprezzato da chi è come me e si riconosce nelle mie parole”.
Il giornalista ha appena dato alle stampe il volume “Parolacce e paroline”, raccolta di articoli apparsi lo scorso anno sul quotidiano cattolico. Un percorso, intelligente e divertente, nella cultura e nella società di oggi. Con molti interrogativi anche sulla fede e la missionarietà nell’era dei social. L’incontro si inserisce infatti nel percorso “Oltre la sacrestia”, promosso da Azione cattolica e parrocchie di Legnano, sul tema “Credere con il sorriso”.
Il cristianesimo ha ancora parole per il nostro tempo? – chiediamo a Umberto Folena. “Sì. Paroline contro parolacce. Soprattutto quelle parole che diventano fatti e testimonianze. I cristiani – spiega – parlano con le loro azioni, sono queste che la gente ‘ascolta’ volentieri. Spesso cerchiamo le parole giuste, che ci gratifichino, e poi compiamo le azioni sbagliate, che non sappiamo riconoscere come tali. Il cristianesimo si salva se dà meno spazio ai predicatori e più spazio ai testimoni”.
L’appuntamento è dunque per giovedì 6 febbraio, ore 21, all’Oratorio Santi Martiri, via Marco Polo 1 a Legnano.