Mercoledì 21 marzo dalle 19.30, grande serata di primavera organizzata dal Cav Mangiagalli.
Un galà di benvenuto alla stagione dei fiori per raccogliere fondi per il Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli. Un aperitivo musicale al suono dei violini di Tiziana Tucci e Monica Vacatello, Cena Placée con il flauto di Romano Pucci, una sfilata di moda con esposizione di costumi e bozzetti di Gianni Tolentino e, da ultimo, la performance artistica in estemporanea di Giovanni Battista Franceschetti.
Il finale danzante sarà animato dal sax di Max Turati e dalla voce di Patrizia Zanetti.
La serata di gala si svolge a Palazzo Bovara, corso Venezia 51 Milano, spazio gentilmente concesso da Unione Confcommercio.
L’ingresso è a donazione individuale minima di 150 euro a favore del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli, che sostiene dal 1984 la maternità e la genitorialità difficili con progetti di aiuto personalizzati, concreti e immediati.
In 33 anni di attività sono nati 21.307 bambini.
E’ possibile effettuare la donazione tramite bonifico bancario all’IBAN IT 66 I 02008 09455 000102452539 intestato a Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli.
Contattando il numero 02 54120577 è possibile riservare un tavolo.
Per maggiori informazioni visita la pagina facebook dedicata
Sarà invece il Teatro San Giuseppe, presso la parrocchia del Gesù Divin Lavoratore di piazza San Giuseppe a Milano, lo spazio dell’incontro di giovedì 23 marzo ore 21.00 con Paola Marozzi Bonzi sul tema dell’accoglienza di una nuova vita. La consulente familiare, prima volontaria e fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli, parlerà dell’esperienza del CAV sulla cura delle relazioni familiari all’ingresso di un neonato nel nucleo parentale.
«Il mio nipotino Francesco di 10 anni», dice Paola Bonzi, «da sempre il più piccolo, grande sostenitore del CAV Mangiagalli, è solito dire con soddisfazione che “al CAV ci si occupa delle mamme e dei piccoli bimbi”. Accogliere significa fare posto. Facciamo posto, dunque, dentro di noi perché un piccolo bimbo possa fiorire».