La Fondazione Culturale Ambrosianeum, a conclusione del ciclo dedicato a “Bibbia e Arte” organizza per martedì 28 aprile alle 18, presso la
Sala Falck della Fondazione Ambrosianeum, incontro sul tema “Dipingere la gloria. I racconti della risurrezione nell’arte”, a cura di Sissa Caccia e don Matteo Crimella.
«La risurrezione segna l’ingresso di Gesù nella gloria di Dio. Come hanno raccontato gli evangelisti un mistero che non appartiene alla storia ma la trascende? E come l’hanno rappresentato i grandi maestri della pittura? Questo l’affascinante oggetto dell’indagine, che vedrà affiancarsi passi delle Scritture a celebri opere d’arte. Se infatti in At 13,32-33 si legge: «Noi vi annunziamo la Buona Novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l’ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù», e Marco dà l??annuncio ufficiale? dell’avvenuta risurrezione (Mc16,1-8: “Non è qui, è risorto!”), già attorno all’anno 56 san Paolo scrive agli abitanti di Corinto: «Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture » (1Cor 15,3-4). E se Pietro fu il primo a rendersi conto della risurrezione di Cristo entrando nella tomba vuota e scorgendo «le bende per terra» (Gv20,6), furono in molti, anche tra i discepoli, a nutrire dubbi sull’avvenimento, come testimoniano gli stessi Luca e Matteo: «Per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti» (Lc 24,41); «alcuni […] dubitavano» (Mt28,17). Quantoall?arte, la risurrezione di Cristo e la pittura si intersecano spesso indipinti ed affreschi, più raramente nella pittura medievale, molto spesso dalRinascimento. Quasi tutti i grandi maestri hanno affrontato questo tema,infondendo nelle opere il pensiero dell’epoca, la propria visione spirituale, gli effetti tecnici piùefficaci per comunicare agli uomini la potenza dell’evento: dalle pareti dellechiese e dalle opere di devozione privata, infatti, gli elementidell’iconografia della risurrezione si svelano agli uomini, sottolineandovisivamente i passi delle sacre scritture».
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